“Noi non siamo stati avvertiti né dalla polizia né dai pompieri, ma siamo un paese piccolo e la gente ha visto tutto dalle finestre e ci è stato riferito che potrebbe darsi che è successo qualcosa”. Così si è espresso ai microfoni del Quotidiano il sindaco di Bissone Andrea Incerti, che ha corroborato la notizia anticipata sabato da laRegione. La persona fermata a seguito dell’incendio, verificatosi mercoledì scorso, in un magazzino a Melano sarebbe, stando al quotidiano bellinzonese, il municipale Vladimiro Bernardi, eletto nella lista Lega-UDC “Per una nuova Bissone”. Arrestato con l’ipotesi di reato di incendio doloso e messa in pericolo della vita altrui.
Interpellato dalla RSI, il Ministero pubblico ha confermato che sta vagliando la posizione di un uomo, ma che, considerato il quadro indiziario e gli atti istruttori in corso, è prematuro rilasciare altre informazioni. Da parte sua, il municipale Ludwig Grosa, compagno di lista dell’arrestato, getta acqua sul fuoco: “Indubbiamente è triste e adesso vedremo come andranno le indagini. Però chiaramente il Municipio è sempre compatto e penso che a parte l’immagine, che viene un attimino compromessa...”. Ci saranno problemi per l’Esecutivo?, gli viene chiesto: “Neanche tanto, perché abbiamo il sostituto”, dice Grosa.

I pompieri intervenuti lo scorso 3 dicembre a Melano
Si tratta della prima firmataria della lista che dovrebbe rimpiazzare provvisoriamente il municipale posto in arresto, un “film” già visto a Bissone quando proprio l’ex sindaco Grosa era stato imprigionato 13 anni fa. Lei, Ruth Hodel Lavanzini, non appare molto entusiasta: “È grave anche per il Municipio. Io ero già subentrante nella prima vicenda, adesso sarò supplente sul secondo fatto. Aiuto volentieri il paese, sono qui da 40 anni, però... vediamo”, afferma al Quotidiano.
Sono alcuni anni che politicamente Bissone non naviga in acque tranquille, tanto che era intervenuta anche la Sezione degli Enti locali. Per il sindaco Incerti il momento è critico: “Chi sta pagando il prezzo di tutte queste storie è il paese di Bissone. Spero che dopo questa faccenda il Comune possa riprendere. Noi abbiamo bisogno di lavorare, perché con i problemi sul tavolo c’è in gioco il futuro”.







