L’assemblea generale di Pro Alps svoltasi a Mendrisio sabato ha sancito il cambio di presidenza dell’associazione: dopo 11 anni, Jon Pult ha passato il testimone alla granconsigliera ticinese dei Verdi, Nara Valsangiacomo. Ha inoltre lanciato una petizione e adottato una risoluzione per proteggere le Alpi dal traffico.
La politica ticinese, classe 1996 - è stata eletta con un lungo applauso - raccoglie un’eredità importante sia a livello di temi, perché gli obiettivi sono ambiziosi, ma anche da un punto di vista politico cui tocca prendere il posto di un peso massimo della politica federale. La “battaglia” che si articola su più progetti resta quella di raggiungere la protezione delle Alpi dal traffico di transito, obiettivo inserito nel 1994 anche nella Costituzione.
Obiettivo ancora lontano per il gruppo e per questo sabato è stata lanciata una nuova petizione che esige dal Consiglio federale di attenersi all’incarico impartitogli dalla Costituzione e di “proteggere efficacemente le Alpi dalle conseguenze negative del traffico. La raccolta delle firme si protrarrà sino al 12 ottobre 2025”.
Cambiato nome e logo, ma non strategia
La strategia passata e presente è stata definita dalla nuova presidente come “vincente”. “Abbiamo di fronte delle sfide sicuramente molto ampie - ha riferito Valsangiacomo alla RSI -, il numero dei camion sta aumentando di nuovo e dobbiamo continuare con la strategia già presente: spingere il Consiglio federale ad avere più volontà politica”. Il focus centrale resta quello di proteggere il territorio e la popolazione alpina dagli effetti del traffico di transito.
La neoeletta ha poi rammentato i successi dapprima di Iniziativa delle Alpi e poi di Pro Alps in questi 30 anni e cita le sfide che attendono questo gruppo. “Dobbiamo naturalmente spingere fino in fondo”, ha riferito ancora rispetto al futuro sentendo il peso di questo incarico. “È un enorme onore, ha detto a SEIDISERA, sono la prima presidente che è più giovane dell’iniziativa dell’associazione stessa. È sicuramente una grande sfida perché arrivo in questa associazione di fronte a un clima politico non facilissimo per la tematica, ma ho decisamente tantissima volontà di portare avanti quelli che sono gli obiettivi di Pro Alps”.
Per la granconsigliera far partire dal Mendrisiotto la voce fino oltre Gottardo è una nuova sfida simbolicamente evocativa, “anche per far sentire appunto le rivendicazioni di tutte le popolazioni che vivono di fianco all’autostrada e devono vivere queste conseguenze”.