Folklore, musica, arte e artigianato per il Ferragosto a San Bernardino: erano migliaia le persone presenti venerdì, ma anche nel corso di tutta l’estate che ha fatto segnare quasi sempre il tutto esaurito.
Per Ferragosto c’erano un centinaio di bancarelle con cibo e artigianato, ma anche artisti, giochi, bandelle, campanacci, corni delle alpi ed un corteo di musica, costumi e trattori del passato: un mix che funziona e che piace a grandi e piccini che non vengono solo da lontano.
Lo spettacolo è stato apprezzato da tanti ticinesi e mesolcinesi, ma anche dai turisti provenienti dal nord delle Alpi, dall’Italia e dalla Romandia. Insomma un Ferragosto alpino che cresce di anno in anno e che in fase canicolare offre un vantaggio in più tutt’altro che indifferente. “Animazione bellissima e soprattutto molto fresco”, ha affermato una turista ai microfoni del Quotidiano. “Abbiamo un riscontro molto importante”, ha confermato il direttore dell’Ente turistico Christian Vigne.
Si tratta di una rinascita per la meta turistica mesolcinese che oggi ha il vento in poppa. Ma per chi vive a San Bernardino da qualche decennio, l’importante sarà trovare la giusta misura. “Non bisogna ingrandirsi troppo, ho conosciuto il San Bernardino molto piccolo e trovo un peccato che ci siano le palazzine grandi, preferisco gli chalet, bisogna restare chalet”, ha spiegato al Quotidiano una turista romanda.