Ci sono importanti sviluppi nell’inchiesta sulla truffa da oltre 20 milioni di franchi per la quale, a metà ottobre, il procuratore Nicola Borga ha rinviato a giudizio un 47enne austriaco. Tra mercoledì e giovedì, all’aeroporto di Kloten è stato infatti arrestato il suo presunto correo: un cittadino irlandese sulla quarantina residente negli Stati Uniti.
Il caso – ricordiamo – riguarda una serie di affari inesistenti prospettati in vari ambiti: dall’immobiliare al settore petrolifero, dall’acquisto di auto di lusso a quello di aerei ed elicotteri. Proprio al filone dei velivoli si lega la figura del secondo imputato.
Come detto, il buco complessivo è di 22,9 milioni di franchi (uno dei quali nel frattempo rimborsato). Denaro sottratto, tra il luglio del 2022 e il giugno del 2024, a una quindicina di risparmiatori. I danneggiati sono quasi tutti stranieri. La vicenda è approdata sulle rive del Ceresio perché una parte dei fondi era confluita su conti bancari luganesi.
Ora la magistratura dovrà decidere se processare dapprima l’austriaco – come previsto inizialmente – o se riunire i due procedimenti penali.

Truffatore alla sbarra
Il Quotidiano 29.10.2025, 19:00








