Sulle acque di competenza della Società navigazione del lago di Lugano (SNL) è tornato il sereno: l’accordo è stato trovato e tutti i dipendenti (impiegati su entrambi i laghi, Ceresio e Verbano) hanno un nuovo contratto collettivo di lavoro, presentato martedì in conferenza stampa dall’Associazione del personale trasporto lacuale e terrestre Ticino. I dipendenti della SNL hanno pure ricevuto rassicurazioni circa un blocco dei licenziamenti durante la ristrutturazione.
Le principali novità
Ci saranno un nuovo salario minimo e l’aumento generalizzato degli stipendi, oltre all’introduzione di nuove classi salariali per tutte le funzioni. Verranno aumentati anche i giorni di congedo, tra i quali quelli di maternità e paternità. La settimana lavorativa passerà da 42 a 40 ore e le vacanze aumenteranno di due giorni per tutte le categorie. Per venire incontro alle richieste della società, i dipendenti hanno però accettato di ridurre dal 100 all’80% la percentuale pagata in caso di malattia non grave. “È un CCL migliore dei precedenti”, ha affermato ai microfoni di SEIDISERA la presidente dell’Associazione del personale trasporto lacuale e terrestre Ticino, Natalia Ferrara. Ma ha precisato: “Il lavoro di ristrutturazione e di organizzazione non è finito, è appena cominciato. È chiaro che se anche la politica desse una risposta, sarebbe più semplice potersi organizzare per gli anni a venire”.
Cifre nere, ma pure scontri
Nel 2025 la società Navigazione Lago di Lugano è tornata in attivo, ma ha avviato un importante lavoro di ristrutturazione per garantire una solidità finanziaria anche in futuro. Negli ultimi mesi, poi, non sono mancati scontri con diversi attori. I sindacati avevano denunciato problemi con la cassa pensioni e il non rispetto della legge sul lavoro per i dipendenti attivi a Lugano e trasferiti a Locarno. Sindacati che lo scorso giugno avevano ricevuto la disdetta straordinaria del CCL sul Verbano - che copriva cinque dipendenti - e che non hanno partecipato a questo nuovo contratto. Nel corso dell’anno ci sono stati contrasti anche con il mondo politico, in particolare con il Consiglio di Stato che aveva ventilato l’ipotesi di trovare un nuovo attore per il Verbano e per la tratta di trasporto pubblico Locarno-Magadino. Una situazione che, se dovesse concretizzarsi, metterebbe a rischio il contratto appena siglato.
“Abbiamo un CCL nuovo per i due laghi, ma è chiaro che se cambierà questa condizione fondamentale (e quindi si tornerà solo sul Ceresio), dovremo mettere mano a questo contratto collettivo. Mi auguro che non sia necessario. Parliamo di tanti posti di lavoro. Anche a Locarno lavorano decine di persone. Sarebbe un grande peccato”, ha commentato Natalia Ferrara.










