Oggi è tornato al centro dell’attenzione il dibattito sulla sostituzione dello storico schermo della Piazza Grande, insieme alla sua iconica struttura tubolare progettata 54 anni fa dall’architetto ticinese Livio Vacchini.
Nel corso di un incontro informativo organizzato questa mattina a Locarno dal comitato promotore della petizione “Don’t touch the screen,” è stata ribadita la volontà di mantenere aperto il dialogo con la direzione del Festival, auspicando una riflessione condivisa sulla possibilità di ripristinare lo schermo originario o, quantomeno, di trovare una soluzione che ne rispetti lo spirito e il valore architettonico.
La petizione ha già raccolto migliaia di firme, ma tra i partecipanti c’è anche chi si è mostrato più aperto al cambiamento, accogliendo la scelta degli organizzatori della kermesse, che nelle scorse settimane avevano dichiarato di aver agito anche per motivi finanziari: il nuovo schermo garantirebbe infatti un risparmio di tre milioni in vent’anni e una maggiore rapidità di montaggio.
Una decisione che, tuttavia, è ancora lontana dal raccogliere l’unanimità, come dimostrano le dichiarazioni raccolte.

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