Ticino e Grigioni

Odescalchi: inchiesta chiusa

Caduta, per uno dei responsabili, l’accusa di assassinio. Dovrà rispondere di aggressione

  • 01.04.2016, 20:59
  • 07.06.2023, 18:54
Inquirenti al lavoro in via Odescalchi a Chiasso

Inquirenti al lavoro in via Odescalchi a Chiasso

  • ©Tipress

La procuratrice Pamela Pedretti ha concluso l’inchiesta sul delitto avvenuto l’8 ottobre scorso a Chiasso (vedi articoli correlati), dove un 35enne portoghese venne freddato da due colpi di pistola. Alle Assise Criminali solo quattro dei cinque responsabili dovranno rispondere del reato di assassinio. Il quinto – ha comunicato Pedretti intimando l’avviso di chiusura delle indagini – verrà infatti processato con l’accusa (molto meno grave) di aggressione. Si tratta del 36enne rumeno difeso dall’avvocato Yasar Ravi.

A estrarre la pistola per primo, ricordiamo, fu il 35enne. L’italo-brasiliano lo neutralizzò usando un bastone tattico, e il 26enne kosovaro esplose a sua volta i due colpi mortali. Entrambi gl’imputati sono accusati anche d’infrazione alla legge federale sulle armi. Per tutti e cinque, fuggiti da via Odescalchi lasciando la vittima sul posto, il magistrato ipotizza inoltre l’omissione di soccorso.

L’inchiesta ha portato alla luce un episodio quasi identico: il giorno precedente, sempre fuori dalla palazzina, il 26enne mostrò la propria pistola a un amico del portoghese. Nei suoi confronti è stata quindi prospettata pure l’esposizione a pericolo della vita altrui.

Francesco Lepori

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