Ticino e Grigioni

C’è penuria del vaccino contro la meningite

La farmacista cantonale ticinese Francesca Bortoli conferma la carenza e invita alla pazienza: “Il ritorno alla normalità è previsto per settembre”

  • Oggi, 17:03
  • 2 ore fa
04:26

Meningococco, penuria di vaccini

SEIDISERA 16.07.2025, 18:00

  • archivio Keystone
Di: SEDISERA/YR 

In Ticino si registra una nuova penuria del vaccino contro il meningococco di tipo B, il ceppo più diffuso e pericoloso. A confermarlo è la farmacista cantonale Francesca Bortoli, da poco subentrata a Giovan Maria Zanini, che ai microfoni di SEIDISERA ha dichiarato: “Confermo che attualmente c’è una carenza di dosi di vaccino contro il meningococco B. Il medicamento si chiama Bexsero.”

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La situazione non riguarda solo il nostro Cantone, ma si estende a tutto il territorio nazionale. La vaccinazione contro il meningococco B è stata inserita nel calendario vaccinale svizzero all’inizio del 2024, diventando raccomandata per lattanti, bambini piccoli e adolescenti. Da allora, la catena di approvvigionamento è sotto pressione: “Sicuramente c’è da considerare il fatto che la domanda è cresciuta rapidamente da quando il vaccino è stato incluso nel piano vaccinale svizzero,” ha spiegato Bortoli.

La farmacista ha poi illustrato le possibili cause della penuria: “Può essere un problema a livello di produzione, quindi l’industria farmaceutica magari non riesce a reperire uno degli elementi che ci sono dentro al farmaco stesso e quindi questo porta poi alla penuria del medicamento. Può esserci un problema a livello di filiera globale, nel senso che magari non ci sono abbastanza siti produttivi e c’è comunque dipendenza, da componenti importati. E poi ci sono anche da considerare elementi come quello che il mercato svizzero è un mercato relativamente piccolo, che però ha esigenze in ambito normativo sostanzialmente identiche a quella dei mercati più grandi. Quindi non sempre l’industria farmaceutica decide di dare la priorità alla Svizzera nella distribuzione del vaccino.”

Il vaccino contro il meningococco di tipo B non figura nell’elenco svizzero dei medicamenti per cui c’è un obbligo di scorta. Ci sono invece gli altri ceppi, ma secondo Bortoli è probabile che prossimamente vi rientrerà. La competenza è della Confederazione. La casa produttrice non ha ancora comunicato la causa precisa della carenza, ma ha indicato che l’approvvigionamento dovrebbe riprendere gradualmente a partire dalla prima settimana di settembre.

Nel frattempo, molti genitori sono stati informati dai pediatri del rinvio degli appuntamenti vaccinali. Anche chi ha già ricevuto una prima dose dovrà attendere per completare il ciclo. “La protezione parziale inizia già dopo la prima dose. Semplicemente non è completa. Se l’intervallo tra la prima e la seconda dose si allunga, l’efficacia finale non è compromessa, ma il bambino rimane vulnerabile più a lungo. Quindi quello che si consiglia è aspettare che arrivi il vaccino, vaccinarlo il prima possibile quando le dosi saranno disponibili, però non è pericoloso in termini di efficacia a lungo termine”, rassicura la farmacista cantonale.

Difficile da trovare anche il Priorix Tetra

La penuria non riguarda solo il vaccino contro il meningococco B. Anche il Priorix Tetra, che protegge contro morbillo, rosolia, parotite e varicella, è attualmente difficile da reperire. In questo caso, però, esistono alternative sul mercato svizzero, come i vaccini separati. “Assicurare un approvvigionamento stabile e continuo dei medicamenti è una priorità assoluta per la salute pubblica,” conclude Bortoli, ricordando che il Ticino è attivamente coinvolto nei gruppi di lavoro federali impegnati su questo fronte.

Notiziario delle 17.00 del 16.07.2025

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