Per il Ticino, una prima: Open House, un evento pubblico gratuito e volto a scoprire la ricchezza dell’architettura e del paesaggio urbano, terrà banco nel cantone sabato e domenica. Un intero weekend che consentirà a tutti gli interessati di visitare edifici e luoghi d’interesse, normalmente non accessibili, offrendo la possibilità di conoscere meglio il territorio. Prima Ora ne ha parlato venerdì, fra le considerazioni in studio dell’architetto Nicola Regusci, co-curatore dell’evento in Ticino, e i collegamenti in esterna da una casa di Rancate (progettata dagli architetti Melanie Stocker e Dongjoon Lee) che fa parte della sessantina di edifici selezionati.

L'architetto Nicola Regusci, co-curatore dell'evento in programma da domani
Open House, va rilevato, è un format internazionale che, fra i requisiti, prevede il fatto di costituire una metropoli di oltre 450’000 abitanti; cosa che il Ticino, evidentemente, non è. Come si è riusciti allora a portare questo prestigioso evento nel cantone? Si è fatto leva sul concetto di “Città Ticino”, ha spiegato Regusci, presentando i 5 capoluoghi come quartieri. Ma determinante, ha aggiunto, è stata la “notorietà degli architetti degli anni ‘70 e ‘80 in tutto il mondo”. Quando “hanno visto che presentavamo edifici di quell’epoca lì”, è emerso un importante “biglietto da visita” per l’allestimento dell’evento in Ticino.
Ma Open House Ticino rappresenta anche un’opportunità per meglio conoscere gli sviluppi più recenti dell’architettura nel cantone. “C’è questa nuova generazione dagli anni Duemila ad oggi” di “architetti bravissimi”, ha sottolineato. E si parla qui davvero di eccellenza. Tuttavia, volendo cogliere uno spunto critico, è pur vero che in Ticino non è proprio tutto bello il nuovo costruito. Che dire allora di certi elementi che non si inseriscono propriamente bene nel nostro paesaggio? “Il Ticino è un posto bellissimo” ma “a volte si trascura un po’ lo spazio pubblico”, ha rilevato Regusci, precisando però che sotto questo profilo sono stati fatti “parecchi passi eccellenti”. Ad ogni modo la valorizzazione dello spazio pubblico è la cosa più rilevante: perché “non serve a niente avere un edificio” noto in tutto il mondo, se poi una città “non rispecchia un po’ questa maniera di fare”.
Regusci sottolinea quindi l’importanza di potersi avvalere dal 1996, di una prestigiosa struttura come l’Accademia di architettura. “È importantissimo avere una facoltà di architettura sul territorio, per poi sviluppare evidentemente un’architettura di qualità”. La stessa che potrà essere ammirata, nei vari edifici valorizzati da un evento come Open House Ticino.