Per AET il 2024 è stato da record

Il settore elettrico è in trasformazione, ma AET ha chiuso il 2024 nel segno della stabilità. Oggi, mercoledì, sono stati presentati i risultati d’esercizio e l’Azienda Elettrica Ticinese ritornata nelle cifre nere. Se il 2023 aveva fatto registrare un risultato operativo di 10 milioni di franchi, il 2024 si è chiuso con un utile consolidato di 45 milioni.

A incidere su questa ripresa, le condizioni meteo favorevoli. Dopo due anni di siccità, nell’inverno 2023/24 la neve è tornata sulle Alpi ticinesi. Lo scioglimento primaverile e le precipitazioni regolari durante l’anno hanno poi consentito agli impianti di AET di raggiungere una produzione idroelettrica di gran lunga superiore alla media decennale (1’142 i GWh generati, erano 555 GWh nel 2023).

D’altro canto, il mercato dell’energia si fa sempre più complesso. I prezzi hanno registrato una significativa flessione rispetto ai dodici mesi precedenti. La crescita della produzione fotovoltaica durante la primavera e l’estate, poi, ha avuto un grande impatto: c’è stato un eccesso di offerta sui mercati e le ore con prezzi negativi in Svizzera sono state 293; durante tutto il 2023 erano 76. “Un fenomeno inedito”, spiega AET, “che ha comportato – e continuerà a comportare – oneri crescenti per la gestione degli sbilanciamenti di rete”.

Lo scorso 9 giugno il popolo ha approvato la nuova Legge federale sull’energia e alle aziende del settore consentirà, con una serie di strumenti, di affrontare le differenti sfide legate alla transizione energetica. AET precisa che la sua strategia “incentrata sulla valorizzazione delle risorse rinnovabili del Ticino è in linea con le nuove normative e orientata ai cambiamenti in atto. Le recenti evoluzioni del mercato confermano la centralità strategica della flessibilità dell’idroelettrico per il futuro equilibrio del sistema”.

Il Quotidiano del 04.06.2025