"Cinquanta voti sono tanti. Più del previsto. Speriamo ora che questo voto abbia delle conseguenze pratiche nella politica federale verso il Ticino". Con queste parole il coordinatore della Lega dei ticinesi, Attilio Bignasca, commenta il risultato di Norman Gobbi nella corsa al Consiglio federale. "Bisogna fare altre due considerazioni", prosegue. "L'Assemblea federale, sui tre nomi del ticket, ha scelto quello di Guy Parmelin, il candidato più malleabile", aggiunge. "Ed infine il Ticino rischia di fare ancora una volta la figura del figlio della serva", prosegue.
Sulle accuse del PS alla Lega e al Mattino della Domenica, Bignasca risponde: "Sono il partito dell'odio. La nostra linea politica cambierà il giorno in cui il Consiglio federale prenderà veramente in considerazione i problemi del Ticino".
Lega e UDC, fusione in vista? Bignasca frena: "La candidatura di Gobbi è un percorso iniziato due anni fa tra la Lega e l'UDC federale. E ora anche i democentristi ticinesi hanno capito che è meglio stare con la Lega, che contro la Lega".
joe.p.
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