Posteggiare nei centri urbani è anche una questione di abitudine. A Chiasso, per andare a colpo più o meno sicuro, si usa il posteggio di viale Volta. Venerdì mattina molti automibilisti hanno però dovuto trovare un’alternativa perché, da oggi e per 10 giorni, il posteggio è chiuso. Riaprirà il 18 novembre, ma principalmente come Park and Rail. Gli stalli serviranno ai viaggiatori in sostituzione di quelli smantellati per far posto al cantiere della futura scuola cantonale della moda, nei pressi della stazione.
“Le FFS, nell’accordo globale per quest’opera, hanno chiesto al Comune la messa a disposizione per un periodo di tre anni circa, fintanto che i lavori non saranno terminati, di questi 75 posti per la ferrovia, quindi per il park and ride. E il Comune ha deciso di mettere a disposizione questo parcheggio”, spiega alla RSI il sindaco di Chiasso, Bruno Arrigoni.
Nel posteggio di viale Volta ci saranno 75 posti park and rail e 24 per il pubblico. L’alternativa è comunque a due passi, nell’autosilo Parco Comacini, con accesso in via degli Albrici. “È a 50 metri dal centro città, quindi meglio di così è impossibile. Nel futuro, cioè nel 2028, avremo 150 parcheggi park and ride sotto la scuola di moda, più altri 70 parcheggi pubblici, quindi la situazione andrà a migliorare di sicuro. È chiaro che in questi due/tre anni dovremo fare qualche sacrificio... in realtà la situazione non cambia di molto”, sottolinea Arrigoni.
Negli scorsi mesi a storcere il naso erano stati i commercianti di corso San Gottardo. Oggi c’era poca voglia di parlare davanti a una telecamera ma, a microfono spento, si sono detti preoccupati per il cambio d’abitudine che deve essere imposto ai clienti. Clienti che, in questi periodi, non sempre affollano i commerci cittadini. “Sono cose che sono semplici da dire e complicate da fare. Perché se una persona, specialmente i clienti anziani o chi ha problemi di deambulazione vuole arrivare qui, non gli puoi dire semplicemente vai a parcheggiare lì sotto. Ci vuole tempo. Io credo che la cosa non sia stata gestita bene da parte del Municipio, perché doveva esserci più comunicazione tra le parti”, dice il commerciante Carlo Coen.