Non saranno quattro ma tre i rapporti che giungeranno sui tavoli dei granconsiglieri ticinesi in vista della discussione in aula del Preventivo 2026 del Cantone, prevista per la prossima settimana. Accanto a quello di maggioranza targato PLR e Centro e a quello di minoranza di socialisti e verdi, infatti, Lega e UDC, si uniscono e ne presentano uno solo invece di due. Il loro testo condiziona l’approvazione dei conti a una serie di “se” e di “ma”. La corelatrice democentrista Roberta Soldati, dopo anni di “no” del suo partito ai preventivi passati, non lo vede come un cambiamento: “Non è una novità”, ha detto alla RSI, “che sul tema delle finanze dello Stato Lega e UDC hanno punti molto convergenti. Ci siamo parlati e abbiamo deciso di fondere i nostri rapporti”.
“Il Preventivo presentato dal Governo, ma con tutta una serie di misure strutturali potrebbe andar bene”, precisa Soldati. Invece di un disavanzo da quasi 100 milioni, si punta al pareggio di bilancio.
Per l’altro relatore, il leghista Michele Guerra, la situazione è pericolosa e bisogna agire subito riducendo la spesa, per esempio “azzerando il costante aumento del saldo negativo sulle spese per i richiedenti l’asilo e la non sostituzione del 50% dei partenti” nell’amministrazione pubblica.
Si esclude invece un ritocco al rialzo delle imposte, nemmeno - e su questo punto l’UDC insiste in modo particolare - attraverso una revisione delle stime immobiliari.






