Ticino e Grigioni

Quando i sistemi informatici invecchiano

Aziende e istituzioni: l’obsolescenza delle risorse informatiche e le strategie per ovviarvi - L’intervista al direttore del Centro sistemi informativi di Bellinzona

  • 16.02.2024, 19:04
Ti_Press_SA_139349.jpg

Immagine d'archivio

  • tipress
Di: SEIDISERA/RSI Info 

Spesso, per aziende e istituzioni, passare a una tecnologia più moderna non è facile. Un esempio? La Deutsche Bahn sta cercando specialisti informatici per mandare in pensione l’attempato Window 3.11, vecchio di 30 anni. “Qualcuno conosce Windows 3.11?”, titolava la Süddeutsche Zeitung a fine gennaio, a proposito della disperata ricerca delle ferrovie germaniche. E sempre nelle scorse settimane è emerso che anche il Giappone, Paese tecnologicamente avanzato per antonomasia, si prepara a dire addio - figuratevi - ai floppy disk nell’amministrazione pubblica. Ma non andiamo troppo lontano: l’obsolescenza dei sistemi informatici è un problema che tocca anche la Svizzera.

Vecchie procedure, vecchi apparecchi, vecchi software che devono essere in qualche modo mantenuti in vita in attesa del ricambio. Conseguenza anche della differenza di rapidità tra lo sviluppo tecnologico - sempre più veloce - e le tempistiche lunghe per gestire la complessità di amministrazioni e grandi aziende. Una discrepanza che conoscono bene al Centro sistemi informativi di Bellinzona, dove si gestisce tutta la tecnica del Canton Ticino. Un numero su tutti: si devono gestire i cicli di vita di 600 applicativi. La RSI ha fatto visita al direttore, Silvano Petrini.

Lei cosa ha pensato quando ha visto che la Deutsche Bahn cerca informatici capaci di utilizzare un sistema operativo vecchio di oltre 30 anni?

“Come molti di noi sono rimasto stupito. Questa notizia naturalmente è circolata anche un po’ in forma di barzelletta, devo dire, fra amici e conoscenti del settore. Allo stesso tempo, però, avendo vissuto anche in passato, anche nel settore privato, situazioni simili, non me ne sono meravigliato più di tanto. È assolutamente possibile che quando un sistema funziona correttamente, non ha problemi, l’hardware è stabile e si trovano ancora i pezzi di ricambio (quello potrebbe essere un problema), se fa il suo lavoro insomma, venga mantenuto in vita.

In Ticino esistono sistemi che funzionano ancora, con sistemi considerati sul mercato obsoleti, ma che devono essere tenuti in vita?

“Presso l’amministrazione cantonale no. Abbiamo ancora un grosso sistema centrale, quello che viene chiamato mainframe, che però viene aggiornato comunque anche lui costantemente. Il concetto del mainframe penso che dati tranquillamente agli anni ‘60. Noi facciamo delle grosse elaborazioni, abbiamo ancora dei software specifici che funzionano su questa macchina e sono elaborazioni che macinano grosse moli di dati, che vengono elaborate durante la notte”.

Immagino ci siano competenze molto specifiche che non è così facile trovare. Cioè, non basta essere informatici per lavorare su mainframe?

“No, questo è effettivamente un problema. Trovare personale competente su questo tipo di macchine, diventa sempre più difficile. Capita anche a noi di prendere del personale e poi di formarlo”.
                

Ci sono software che andrebbero magari aggiornati da un punto di vista puramente tecnologico, ma che bisogna ancora aspettare. E se sì, perché?
                

“In questo senso forse no. Software che devono essere sostituiti certamente... c’è la coda. Perché sostituire un software complesso, utilizzato magari da qualche centinaio di collaboratori, richiede un progetto, richiede sicuramente un impegno finanziario che spesso e volentieri va fatto come richiesta al Parlamento. Il grado di complessità di norma per noi è quello legato alle funzionalità, cioè a quello che questo software deve fare. Io ho stampato, qui nel mio ufficio, un foglio A0, (quindi, se non sbaglio un metro e 40 per un metro), con la lista delle funzionalità di un software specifico che abbiamo. È scritto penso in un’Arial 14, non molto di più, e questa è la lista delle funzionalità di questo software: ce ne sono 13 così... Nella nostra cantina abbiamo uno di questi “mostri”, fa lavorare 400 persone... in cantina c’è tutta la parte infrastrutturale del mainframe: la sicurezza, il punto d’entrata di tutte le reti. E poi ci sono due sale server che permettono di gestire le decine di server fisici che abbiamo”.        

È una macchina tutto sommato piccola rispetto alle altre...

“Sì, sembra come un armadio a due ante in cui si mettono i vestiti. Però effettivamente ha una potenza di calcolo specifica che per noi è molto importante. Quelli che avevamo negli anni addietro erano il doppio, il triplo più grandi. Poi i progressi della tecnologia, in particolare la miniaturizzazione, sono stati applicati anche a queste macchine. Questa ha 2 o 3 anni di vita e chiaramente le sue dimensioni sono molto più ridotte”.
                

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare