Frammentazione è probabilmente la parola chiave dell’anno politico che si chiude a livello cantonale. Le elezioni del 2 aprile hanno prodotto il Gran Consiglio più frammentato della storia ticinese e uno dei più atomizzati di tutta la Svizzera, con ben 12 partiti tra cui tre forze nuove.
Arrancare è un’altra parola importante quando si guarda indietro all’anno politico che si conclude, specialmente per l’area rosso verde, che ha perso il seggio al Consiglio degli Stati e fatica a fare fronte comune nei fatti, non solo con le parole.
Una volta si diceva “il partitone”, per l’area dello scacchiere politico che sta tra conservatori e progressisti. Ma oggi gli equilibri sono cambiati e a prendere il largo è la destra, per lo meno quella dell’UDC visto che la Lega ha invece vissuto giornate nere. Ma in politica se c’è una parola che non arriva mai è la parola “fine”: il 14 aprile ci sono le comunali e la storia ricomincia.