Rissa alla Rotonda, 16 mesi da scontare al 27enne

Prosciolto dalle accuse di tentato omicidio, condannato per rissa. Dovrà scontare 16 mesi di carcere (11 mesi in realtà sono già stati scontati) il 27enne cittadino dello Sri Lanka a processo per i fatti accaduti alla Rotonda di Locarno l’8 ottobre dell’anno scorso.

Nei suoi confronti il procuratore pubblico Pablo Fäh aveva chiesto cinque anni di detenzione e otto anni di espulsione dalla Svizzera per tentato omicidio ripetuto. Come pure un trattamento stazionario, in quanto la perizia psichiatrica aveva diagnosticato una sindrome di dipendenza e una di schizofrenia paranoide. L’avvocata del giovane, Felicita Soldati, aveva invece chiesto l’assoluzione da quasi tutti i capi d’accusa, sostenendo che il giovane era sì ubriaco, ma non aveva con sé nessuna arma e non aveva provocato la rissa.

La Corte presieduta dal giudice Mauro Ermani ha giudicato non abbastanza convincenti le prove portate in aula. L’imputato aveva sì impugnato un coltello, ma dalle immagini della videosorveglianza non si riesce a stabilire a quale distanza si trovasse dalle altre persone. Non si riesce dunque a stabilire se l’imputato abbia dunque per davvero messo in pericolo la vita degli altri partecipanti alla rissa.  

Era la notte dell’8 ottobre 2022, quando il 27enne srilankese venne picchiato alla Rotonda di Locarno. Il ragazzo era stato accusato di aver minacciato più volte con un coltello altri giovani presenti. Quattro di loro lo avevano poi aggredito. Nei confronti di questi ultimi, ad aprile, era stata pronunciata la sentenza. I due imputati principali, un 30enne e un 23enne entrambi italiani, sono stati condannati a tre anni e sei mesi di carcere, nonché all’espulsione dalla Svizzera per 10 anni, per tentato omicidio intenzionale con dolo eventuale. A un 28enne ticinese erano invece stati inflitti 6 mesi sospesi per tre anni per rissa e lesioni semplici. Un altro 23enne, fratello gemello del primo, era stato prosciolto per quanto riguarda il pestaggio, ma gli era stata imposta una multa per contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti.

La vicenda ha avuto una forte eco mediatica, grazie anche alla diffusione di un video del pestaggio, dove si vedono i giovani sferrare calci e pugni allo srilankese, come pure lanciargli sassi e colpirlo con uno skateboard. Le immagini, però, ritraggono unicamente i fatti avvenuti all’interno della Rotonda e non ciò che è successo prima, quando il gruppo si trovava ancora nella parte esterna, soprattutto nel sottopassaggio.