Sabrina Aldi lascia Gran Consiglio e Lega

L’avvocata Sabrina Aldi, granconsigliera della Lega, lascia il seggio, e il partito, dopo dieci anni di militanza. La quarantenne lo ha annunciato martedì in un’intervista rilasciata al Corriere del Ticino, parlando di “una Lega che non riconosco più”.

I dissidi tra Sabrina Aldi e il partito sono dovuti alle accuse nei suoi confronti di “combine” (spartizione di cariche), apparse anche sul settimanale leghista “Il Mattino della domenica”. Si parla della nomina di un procuratore pubblico in quota leghista, figlio di un socio in affari in una società sanitaria (Hospita), in cui Aldi ha occupato il posto di Eolo Alberti, leghista, ora sotto inchiesta per presunte malversazioni. Le dimissioni, quindi, seguono le pressioni esercitate dal Mattino, che la invitava ad andarsene.

Questa versione è totalmente respinta dall’avvocata, che annuncia una futura reazione giudiziaria, riferendosi anche a metodi inaccettabili usati dal gruppo politico, nel quale “non appena si esprime un’idea diversa, si viene aggrediti con toni violenti”.

In questo contesto Aldi dice di sentirsi un capro espiatorio e riferisce che la scelta del procuratore era stata decisa da tempo dal partito e non era una sua richiesta. Secondo l’ex leghista, le frasi pronunciate da Norman Gobbi durante un interrogatorio con la procura non sarebbero corrette, perché “l’accusa si fonda su un racconto inventato”.