Emergono nuovi, importanti dettagli sull’inchiesta legata all’acquisto in leasing di numerose auto di lusso, che venivano poi noleggiate, vendute o rubate (perlopiù in Italia). L’indagine – ricordiamo – riguarderebbe oltre 150 vetture, e malversazioni stimabili attualmente tra i quattro e i cinque milioni di franchi.
In giornata la RSI ha appreso che tra gli imputati figurano ben due avvocati: uno attivo a Lugano e un 46enne italiano che, al pari di altri soggetti, avrebbe ottenuto il permesso B grazie a un contratto di lavoro fittizio.
Il suo studio aveva sede in una fiduciaria abusiva di Mendrisio (ora sotto sigillo) di cui era nel frattempo diventato socio. Proprio lì si sarebbe provveduto a domiciliare buona parte delle società al centro degli illeciti. Truffa e appropriazione indebita le accuse a carico di entrambi i legali.
E non è tutto. Dall’elenco degli indagati spuntano anche altri nomi interessanti: fiduciari abusivi, giuristi, due uomini già oggetto di procedimenti pendenti per reati analoghi. C’è persino un curatore dell’ARP, l’Autorità regionale di protezione.
Quattro le persone arrestate in settembre. Due di loro (difesi da Luisa Polli e Ioana Mauger) sono state scarcerate la scorsa settimana. Le altre si trovano tuttora dietro le sbarre. Si tratta di un 50enne italiano residente in Lombardia e di un 43enne (pure italiano) domiciliato nel Mendrisiotto. Secondo gli inquirenti sarebbero i principali responsabili del maxi-raggiro, messo in atto a partire dal 2019.

Ticino: la truffa del leasing
Telegiornale 13.11.2025, 12:30

Ticino: maxitruffa con auto di lusso in leasing
SEIDISERA 13.11.2025, 18:00
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