Ticino e Grigioni

Tifo violento: rischio gemellaggi

Pascal Oberson sulla presenza "germanica" agli scontri della Valascia: "Penseranno di poterla far franca lasciando la Svizzera"

  • 16 gennaio 2018, 07:30
  • 8 giugno 2023, 15:01
Polizia alla Valascia

Polizia alla Valascia

  • ©Ti-Press

Nel comunicato di condanna pubblicato lunedì, l’Ambrì scrive di “una sessantina di facinorosi provenienti in parte da Losanna, ma anche dal Ticino e dalla Germania”. Infiltrati o aiutanti di altre tifoserie quindi? Ne abbiamo parlato con Pascal Oberson, della Piattaforma di Coordinamento Polizia e Sport, creata proprio per far fronte al tifo violento.

“Il legame tra la tifoseria del Losanna e quella di una società sportiva di Jena (nell'est della Germania) è ben noto”, afferma, aggiungendo però che raramente le tifoserie gemellate partecipano a scontri. "Può darsi che pensino di poterla far franca, lasciando subito la Svizzera. Se non si arrestano subito bisogna far capo a una commissione rogatoria nell'altro paese. A quel punto ci si chiede: ne vale la pena? E poi ci vogliono mesi per una risposta. Sanzionarli in questo caso risulta in effetti più complicato".

Per quanto riguarda quello che si potrebbe definire il turismo del tifo violento c’è un precedente grave: la finale di coppa svizzera di calcio nel 2014 a Berna, tra Zurigo e Basilea. Allora hooligan germanici parteciparono agli scontri. I gemellaggi diventano pericolosi quando, durante partite a rischio, i tifosi di varie squadre si sommano per fare numero. Questo può capitare anche all'interno dei confini. “Il Losanna ha un certo legame col Lugano, ma è troppo presto per dire se c'è stato un coinvolgimento domenica”, conclude Oberson.

Alla Piattaforma di Coordinamento Polizia e Sport si attende infatti il rapporto di polizia su quanto accaduto domenica in Leventina. Di solito arriva all'indomani della partita… questa volta, vista la complessità, ci vorrà un po' di più.

Alan Crameri

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