Arrivano 30 nuovi licenziamenti alla Bally di Caslano. Lo ha confermato alla RSI il sindacato OCST. Il noto marchio di moda, da tempo in crisi e controllato dall’anno scorso da un fondo d’investimento statunitense, ha deciso di diminuire ulteriormente il numero di dipendenti impegnati nel settore produttivo in Ticino, che passano da 57 a 27 unità.
Oltre ai licenziamenti, l’azienda introdurra l’orario ridotto per 13 dipendenti. “Le 27 persone che rimarranno in fabbrica - ha detto ai microfoni del Radiogiornale il sindacalista OCST Luca Robertini - saranno impiegate nella linea produttiva dell’altissima gamma che sarà la sola a rimanere nella fabbrica. A detta di chi dirige l’azienda, ormai è l’unica produzione che ancora ha senso mantenere in Svizzera a livello di costi”.
A Caslano, almeno per il momento, resterà quindi solo la produzione dell’extralusso. Il piano sociale dovrà ora venir discusso da dipendenti, sindacati e direzione. Le autorità cantonali sono state informate delle misure di risparmio decise da Bally.

Piani di ristrutturazione per Bally
Telegiornale 28.10.2024, 12:30

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Notiziario 16.09.2025, 16:00
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