È stata condannata oggi, mercoledì, a 24 mesi sospesi per due anni la 68enne titolare del centro terapeutico di Lodrino accusata di aver emesso dal 2003 al 2011 oltre 800 fatture false, arrecando alle assicurazioni un danno quantificato in 760'000 franchi, in parte già restituiti dai clienti rimborsati. Nei confronti di questi ultimi sono inoltre stati emessi 146 decreti d’accusa per correità nella truffa.
I reati dei quali si è resa colpevole la donna sono quelli di ripetuta truffa per mestiere e ripetuta falsità in documenti. Faceva infatti figurare trattamenti estetici come prestazioni riconosciute dalle assicurazioni complementari. Il giudice Mauro Ermani ha quindi accolto la richiesta dell'accusa, ignorando quella della difesa, più clemente, a 20 mesi. "Non ci possono essere attenuanti", ha dichiarato il magistrato, in quanto la donna non poteva non rendersi conto del suo agire illecito fatturando false prestazioni.
Il caso non sarebbe mai emerso se lei stessa non avesse sporto denuncia contro una dipendente per falsità in documenti. L’inchiesta aveva poi portato a una perquisizione nel centro estetico durante la quale erano emerse le prove dei raggiri.
CSI/mrj





