Ticino e Grigioni

Un anno di Uber in Ticino. Tra luci e ombre

I rappresentanti dei tassisti: tariffe troppo basse della concorrenza e non abbiamo interlocutori - “Il Comune dice che dipende dal Cantone. Il Cantone dice che c’è anche di mezzo il Comune”

  • Oggi, 05:49
  • 2 ore fa
06:33

SEIDISERA del 27.07.2025: Uber in Ticino da un anno

RSI New Articles 27.07.2025, 19:16

  • Keystone
Di: SEIDISERA-Kavakcioglu/Tieffe 

Da quasi un anno Uber è attiva in Ticino. Dopo l’arrivo nei Grigioni, il servizio di trasporto privato ha fatto il suo ingresso a Lugano, ultima tappa di un’espansione che ha toccato tutta la Svizzera. E la società californiana, che offre corse a prezzi concorrenziali, non nasconde la propria soddisfazione.

“A 12 mesi dal lancio ufficiale siamo molto soddisfatti della crescita dell’app Uber a Lugano e in tutto il canton Ticino”, scrive l’azienda, che parla di decine di autisti professionisti di taxi e di noleggio con conducente che hanno potuto aumentare i propri guadagni. Uber sottolinea anche l’intenzione di continuare a collaborare con professionisti e autorità locali per “massimizzare l’impatto positivo” sul territorio. Non sono però state fornite informazioni sulla politica dei prezzi in Ticino.

Le accuse: regole poco chiare e risposte che non arrivano

In altre regioni svizzere, l’arrivo di Uber ha sollevato questioni legali e sindacali. In Romandia, due sentenze del Tribunale federale hanno stabilito che la piattaforma deve assumere il ruolo di datore di lavoro e versare i contributi sociali. In Ticino, però, non è chiaro se valga lo stesso. Il sindacato Unia ha cercato chiarimenti, ma senza successo.

Anche sul piano politico la situazione è bloccata. A un’interrogazione del granconsigliere socialista Yannick Demaria, il Consiglio di Stato ha risposto che il segreto d’ufficio impedisce di entrare nel merito. E resta ancora pendente una mozione dei granconsiglieri democentristi Tiziano Galeazzi e Roberta Soldati, che propone di unificare il settore dei taxi a livello cantonale.

L’associazione tassametristi: la concorrenza di Uber è difficile da contrastare

Per capire come Uber stia cambiando il mercato, SEIDISERA ha raccolto testimonianze di tassisti a Locarno, Bellinzona e Lugano. Le opinioni sono diverse: alcuni raccontano che l’arrivo della piattaforma ha avuto un impatto forte, al punto da dire che ha “tagliato loro le gambe”. Altri la usano saltuariamente per capire se convenga, mentre c’è anche chi non ha notato grandi cambiamenti, forse perché la clientela abituale è rimasta fedele.

A Lugano, Marco Ruocci, vicepresidente dell’associazione dei tassametristi, denuncia una concorrenza difficile da sostenere: “Uber usa delle strategie commerciali al ribasso che, logicamente, noi non riusciamo più a controbattere”. Le tariffe, spiega, sono molto più basse: “Noi abbiamo delle tariffe a quattro franchi e 60 al chilometro, mentre Uber utilizza tariffe a un franco”.

Secondo lui, il servizio UberX ha aggravato la situazione: auto di lusso per corse che costano la metà del prezzo regolare, o addirittura solo cinque franchi in caso di promozioni. “Io mi metto nei panni dei clienti: chiunque continuerebbe a chiamare UberX se vede arrivare delle macchine del genere”.

L’associazione ha cercato più volte un confronto con le autorità, ma senza risultati. “Il Comune dice che dipende dal Cantone. Il Cantone dice che c’è anche di mezzo il Comune. La verità non la sappiamo”, afferma Ruocci, che lamenta la mancanza di interlocutori chiari: “Vorremmo discuterne e trovare una soluzione che vada bene un po’ a tutti, però devo riuscire a capire chi interpellare”.

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