Ticino e Grigioni

Un team di ticinesi “conquista” il Giro d’Italia

Otto personalità ticinesi portano la corsa rosa in Svizzera. Cieslakiewicz: “Un lavoro di squadra per promuovere il nostro territorio”, anche grazie a finanziamenti pubblici e privati

  • 35 minuti fa
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Giro d'Italia, le interviste a Fabrizio Cieslakiewicz, Corrado Nastasi e Rocco Cattaneo (Prima Ora 01.12.2025)

RSI Sport 01.12.2025, 18:44

Di: SEIDISERA - Pervin Kavakcioglu/sdr 

In occasione della presentazione ufficiale del Giro d’Italia 2026, svoltasi lunedì a Roma, è stata confermata la presenza del Ticino nel percorso della prossima edizione della Corsa Rosa. Il 26 maggio 2026 il Cantone ospiterà infatti la tappa Bellinzona–Carí, una frazione che si preannuncia spettacolare e decisiva per la classifica generale, capace di unire storia, cultura e paesaggi alpini in un tracciato dall’alto valore sportivo e simbolico. A Roma era presente anche una delegazione ticinese di otto membri, tra cui figure note della regione come Rocco Cattaneo e Fabrizio Cieslakiewicz.

SEIDISERA ha raggiunto nella capitale italiana proprio Fabrizio Cieslakiewicz, presidente della Direzione Generale di BancaStato. “Avevamo in mente qualcosa d’altro”, ha dichiarato Cieslakiewicz, “però oggi posso capire che in primis si pensi alla sicurezza dei corridori, per cui va molto bene”.

La 16esima tappa presentata a Roma

La 16esima tappa presentata a Roma

  • RSI

L’idea di portare il Giro in Ticino è nata sull’onda dell’entusiasmo generato dalla tappa del Giro della Svizzera ad Ambrì e Carì nel 2024. “Parlando con l’amico Rocco Cattaneo”, racconta Cieslakiewicz, “mi diceva che questa salita verso Carì è una tappa che si potrebbe proporre per un’organizzazione del Giro d’Italia”. Il processo di candidatura è iniziato l’anno scorso, con incontri a Roma e Milano con l’organizzazione del Giro. Rocco Cattaneo, ha spiegato ancora, conosce molto bene il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni e ha chiesto un incontro dove era presente anche Stefano Allocchio, ex corridore professionista che si occupa maggiormente del percorso. “Con loro abbiamo fatto un primo incontro alla sede della RCS a Milano e da lì - narra a SEIDISERA- è partito un po’ il tutto. Le condizioni le abbiamo un po’ apprese strada facendo, effettivamente diventa un avvenimento di portata internazionale”.

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Un folto pubblico ha accolto i ciclisti

Una tappa del Giro d'Italia in Ticino

SEIDISERA 01.12.2025, 18:00

  • ©Ti-Press

Pubblico e privato vanno incontro ai costi della manifestazione sportiva

Obiettivo, al di là dell’aspetto puramente sportivo e agonistico, quindi, è anche la visibilità e la promozione del territorio a livello internazionale, considerando che il Giro d’Italia muove dei numeri molto più grandi di quelli del Tour de Suisse. Parlando di soldi, si rammenta che nel 2023 il Cantone aveva negato un contributo di 5 milioni di franchi per far partire il Tour de France dal Ticino, ciò che fece naufragare il progetto. Ma oggi la tappa ticinese nel Giro d’Italia come viene finanziata?

Sempre Cieslakiewicz in collegamento da Roma ha spiegato che sarà una combinazione di fondi pubblici e privati. “Ci sarà il contributo dei Comuni toccati dalla tappa e una serie di privati che vedono in questa manifestazione un’opportunità di promozione del territorio”. Anche BancaStato, ha confermato Cieslakiewicz, sarà probabilmente tra gli sponsor, “proprio per il ruolo che ha di promozione del territorio”.

Per celebrare l’annuncio verranno illuminati di rosa sette monumenti simbolo del territorio, adottando il tradizionale colore che contraddistingue il Giro d’Italia e generando un forte impatto visivo a sostegno della comunicazione dell’evento. In una prima fase, hanno spiegato gli organizzatori, il progetto prevede l’illuminazione di un’icona per ciascuna regione coinvolta: la Fortezza a Bellinzona (vedi foto di apertura), il Ponte Romanico di Santa Petronilla a Biasca, la fabbrica Cima Norma, il Castello di Serravalle e la Chiesa di Negrentino in Valle di Blenio e la cascata Piumogna con la chiesa di Calonico in Leventina. L’iniziativa, pensata dal comitato organizzativo per creare un’analogia e un legame diretto con la Corsa Rosa, mira a valorizzare le peculiarità culturali, storiche e turistiche del Canton Ticino. 

La macchina organizzativa è già al lavoro

Le autorità comunali hanno accolto con grande soddisfazione l’annuncio, sottolineando l’importanza dell’evento per la promozione del territorio e per l’indotto economico generato. “Il ritorno del Giro d’Italia in Ticino è motivo di orgoglio e un’opportunità straordinaria per far conoscere ancora una volta la bellezza del nostro territorio”, hanno dichiarato i rappresentanti istituzionali presenti a Roma. “Siamo pronti ad accogliere atleti, team, media e tifosi con la professionalità e l’entusiasmo che ci contraddistinguono”.

Nei prossimi mesi verranno comunicati ulteriori dettagli legati alla logistica, alle iniziative collaterali e ai dispositivi di sicurezza previsti per la giornata del 26 maggio. La macchina organizzativa è già al lavoro per garantire un evento di alto livello, all’altezza della tradizione del Giro d’Italia e delle aspettative del pubblico.

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