Dopo aver affrontato martedì i conti dello Stato per il 2026, erano i valori di stima immobiliare il piatto forte della seduta odierna del Gran Consiglio ticinese. La discussione verteva sull’iniziativa dell’UDC (con sostegno di Centro, PLR e Lega) che nel 2022 ha raccolto oltre 17’000 firme per chiedere la neutralizzazione fiscale delle previste revisioni al rialzo. Ebbene, dopo un animato dibattito, il tema è stato rinviato in commissione.
La faccenda, che sarà approfondita da SEIDISERA, parte da lontano. Il Cantone ogni 20 anni dovrebbe rivedere i valori delle stime immobiliari, cioè quanto vale una casa, un appartamento o un terreno sul mercato. La prima di queste revisioni avrebbe dovuto essere effettuata proprio nel corso di quest’anno.
Attualmente in Ticino i valori di stima sono infatti circa attorno al 40% del reale valore di mercato. Una sentenza del Tribunale federale però ha stabilito che dovrebbero aggirarsi perlomeno intorno al 70%. Il Cantone per evitare di fare un ritocco così importante ha deciso di rinviare questo esercizio di altri 10 anni (quindi al 2035). Però tramite il Preventivo, approvato ieri, ha già fatto un piccolo passo: ha aumentato le attuali stime del 15%.
E qui si inserisce la trattanda odierna sull’iniziativa popolare costituzionale “Sì alla neutralizzazione dell’aumento dei valori di stima”. Tre anni fa i proponenti hanno chiesto che la revisione non si tramuti in una mazzata fiscale perché aumentando il valore di un immobile, di riflesso i proprietari devono pagare più imposte.
Neutralizzare questo aumento significherebbe però per le casse cantonali milioni di franchi in meno di entrate. Oggi in Parlamento ciò che ha infiammato gli animi è stata la richiesta di rinviare il tema in commissione per fare altri approfondimenti. Una richiesta del PLR che non è piaciuta più a destra, agli esponenti di UDC e Lega.
Dai banchi liberali-radicali e da quelli socialisti è stato spiegato che bisogna capire qual è la posta in gioco. Il consigliere di Stato Christian Vitta ha ribadito che bisogna intendersi bene sui termini per evitare disparità di trattamento e inutili ricorsi. Ha poi spiegato che si andrà a votare il prossimo giugno e rinviare il tema di un paio di mesi non farà slittare la votazione. Il Centro, che per quasi un’ora è stato in silenzio, è poi brevemente intervenuto per appoggiare il rinvio. E così è finita, con solo il gruppo HelvEthica a sostenere Lega e UDC e con l’impegno/promessa di PLR e Centro di trattare il tema entro febbraio.
SEIDISERA del 17.12.25

Preventivo Ticino approvato
Telegiornale 17.12.2025, 12:30









