Landis+Gyr, gruppo zughese attivo nella produzione di contatori elettrici, ha deciso di tagliare a livello mondiale il 12% dei 5'800 posti di lavoro. La ristrutturazione avrà luogo nel corso dell'esercizio 2020, come affermato in un comunicato della multinazionale. L'obiettivo è quello di garantire la posizione di mercato in futuro, ha motivato il CEO Werner Lieberherr.
Per ora l'azienda non è ancora in grado di fornire indicazioni sul numero di impieghi interessati in Svizzera: quello di riorganizzazione delle strutture e di ottimizzazione degli oneri "è un programma globale. Tutte le regioni e le funzioni aziendali saranno analizzate; attualmente siamo in mezzo al processo e anche in colloqui", ha spiegato una portavoce.
La presa di posizione non ha per forza a che vedere con la crisi generata dal coronavirus dati che con il cambio di CEO è prevista una riorganizzazione generalizzata, attraverso la quale Landis+Gyr vuole diventare più efficiente. "Non sussistono nemmeno difficoltà finanziarie", ha sottolineato la portavoce. Nonostante un basso livello di indebitamento sono state attivate linee di credito per complessivamente circa 350 milioni di dollari per essere pronti ad ogni eventualità.