L'artiglieria del regime ha continuato a bombardare oggi, venerdì, i quartieri di Aleppo ancora nelle mani dei ribelli, secondo quanto riferito dal locale Osservatorio per i diritti umani. Solo l'aviazione ha sospeso gli attacchi temporaneamente, dopo l'annuncio a sorpresa fatto giovedì sera dal ministro degli esteri russo Sergei Lavrov di una sospensione delle operazioni per favorire l'evacuazione di migliaia di civili. Gli attacchi coninueranno fino a quando ci saranno ancora banditi, ha fatto sapere oggi lo stesso Lavrov, annunciando la ripresa dei raid.
Sospesi i bombardamenti aerei ma non quelli di artiglieria
Mosca, alleata chiave di Damasco, ha nel frattempo comunicato di aver aiutato 8'000 persone, fra cui 3'000 bambini, a lasciare la zona orientale della città, assediata dall'esercito regolare che in pochi giorni ha riconquistato l'85% dell'area ceduta agli insorti nel 2012. Centinaia di uomini che hanno lasciato le zone controllate dai ribelli sono nel frattempo dati per dispersi dall'ONU. Si sospetta stiano subendo rappresaglie da parte delle truppe siriane.
L'offensiva è costata finora la vita a non meno di 500 civili, 80 dei quali in tenera età. La situazione umanitaria è drammatica, 150'000 abitanti hanno bisogno di aiuto.
Civili in fuga
Si combatte anche più a nord, nei pressi del confine turco, dove i caccia di Ankara hanno preso di mira una decina di postazioni dell'autoproclamato Stato islamico nella
regione di Al Bab.
Mentre l'inviato dell'ONU Staffan de Mistura chiede la ripresa del dialogo per mettere fine a un conflitto che ha fatto 300'000 vittime in 6 anni e prevede di incontrare lunedì o martedì il team di Donald Trump, Lavrov ha preannunciato faccia a faccia militari e diplomatici fra russi e statunitensi nel fine settimana.
pon/AFP/Reuters
Dal TG20:
Dal TG12.30:
Dal TG 12.30 del 10.12.2016: Siria, si combatte ad Aleppo