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Amianto all'Ilva, 27 condanne

Il verdetto del tribunale di Taranto per la morte di 31 operai dell'impianto siderurgico

  • 23 maggio 2014, 16:15
  • 6 giugno 2023, 18:38
Uno scorcio dell'Ilva di Taranto

Uno scorcio dell'Ilva di Taranto

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Il tribunale di Taranto ha condannato 27 ex dirigenti dell'Ilva per le morti causate dall'amianto e da altri agenti cancerogeni provenienti dallo stabilimento siderurgico. Le pene più severe sono quelle toccate agli ex manager della vecchia Italsider pubblica, alla quale subentrò il gruppo Riva. Giovanbattista Spallanzani dovrà scontare 9 anni di carcere, Sergio Noce 9 e mezzo.

All'ex presidente dell'Ilva, Fabio Riva, sono stati inflitti 6 anni, all'ex direttore della fabbrica pugliese Luigi Capogrosso altrettanti. Entrambi sono coinvolti anche nell'inchiesta per disastro ambientale che il 19 maggio approderà a sua volta in aula per l'udienza preliminare. Il giapponese Hayao Nakamura, consulente per un certo periodo, è stato assolto.

In tutto sono 31 i casi di omicidio colposo valutati dalla corte, quelli di lavoratori colpiti da mesotelioma o cancro polmonare dopo aver svolto diverse mansioni all'interno dell'impianto. Non tutti sono stati riconosciuti dai giudici.

ANSA/pon

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