Ancora guai giudiziari per Lula. L'ex presidente brasiliano è stato rinviato a giudizio per una vicenda di presunte tangenti pagate per la realizzazione di opere pubbliche in Angola.
Lula dovrà rispondere di corruzione, riciclaggio, traffico di influenze illecite e associazione a delinquere. I presunti reati si riferiscono al periodo tra il 2008 e il 2015 quando, secondo l'accusa, avrebbe esercitato pressioni sui vertici della Banca nazionale di sviluppo economico e sociale e altre organizzazioni finanziarie di Brasilia al fine di concedere finanziamenti pubblici per realizzare opere di ingegneria civile in Angola.
I lavori sono stati eseguiti dal colosso delle costruzioni brasiliano Odebrecht, già coinvolto nell'inchiesta Lava Jato, la Mani Pulite brasiliana. Secondo l'accusa, i vertici della società avrebbero pagato una tangente di 30 milioni di reais (8 milioni di euro) per ottenere l'appalto.
È il terzo rinvio a giudizio per l'ex capo di Stato, imputato in altri due processi istruiti nell'ambito dell'inchiesta Lava Jato.
ANSA/ludoC