Troppo affollate. Il Consiglio d'Europa boccia le carceri italiane - considerate tra le peggiori del continente - ed esige un cambiamento.
Il ritratto allarmante sulla situazione delle prigioni della Penisola è contenuto nel rapporto annuale del Consiglio d'Europa 'Space'. I dati, tra l'altro, dicono che, in media, ci sono 120 detenuti per 100 posti disponibili, un sovraffollamento che la pandemia ha reso ancor più drammatico. Il problema del sovraffollamento è più grave solo in Turchia, dove ci sono 127 carcerati ogni 100 posti.
L'Italia, però, non è l'unico Paese UE ad avere carceri sovraffollate. All'inizio dell'anno scorso il Belgio aveva 117 detenuti per ogni 100 posti, Francia e Cipro 116, Ungheria e Romania 113, Grecia e Slovenia 109.
L'altro elemento che rende le prigioni italiane particolari rispetto a tutti gli altri paesi del Consiglio d'Europa, è l'elevata percentuale di detenuti che hanno più di 50 anni. La percentuale in Italia è del 26%, mentre quella degli altri Paesi membri dell'organizzazione è il 14,8%. In Italia il numero di detenuti over 50 è 15.832, il più alto registrato nei Paesi UE, e secondo solo a quello della Turchia (34.260) dove però la popolazione carceraria è quasi 5 volte quella italiana. Marcelo Aebi, responsabile per il rapporto Space, ipotizza che il dato italiano sia legato "alla presenza tra i detenuti di diverse centinaia di membri delle organizzazioni criminali, come la mafia, che hanno un'età avanzata".