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Giovani reclutati come killer attraverso videogiochi e social

Il nuovo fenomeno della criminalità organizzata in Europa, che commissiona vari reati a persone inesperte e insospettabili

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HEROFEST (festival dei videogiochi) a Bernexpo, ottobre 2025

HEROFEST (festival dei videogiochi) a Bernexpo, ottobre 2025

  • Keystone
Di: Europol/Gi.Lo 

Un’indagine dell’Europol ha fatto emergere che diverse organizzazioni criminali stanno reclutando giovani in Europa per commettere vari reati: da minacce e traffico di droga, fino a sparatorie e omicidi.

Il reclutamento avviene tramite chat di videogiochi, social media e app di messaggistica. Le persone vengono scelte in base alla loro insospettabilità per non essere riconducibili al crimine commissionato. Si tratta quindi di giovani (a volte anche minorenni) inesperti e incensurati.

Finora vi sono stati 193 arresti: 63 esecutori tra i 14 ed i 27 anni, e 130 tra reclutatori, istigatori e facilitatori, che stanno invece dietro le quinte.

I genitori, spesso ignari, possono fare attenzione ad alcuni segnali d’allarme, secondo l’Europol. Per esempio, un improvviso cambiamento di comportamento e interessi, nuove amicizie con persone adulte e la comparsa di oggetti nuovi e costosi senza una reale spiegazione.

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RSI Il Disinformatico 03.06.2022, 10:30

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