Dieudonné in stato di fermo
Il comico interrogato dagli inquirenti nel quadro dell'inchiesta per apologia del terrorismo
Il comico francese Dieudonné, al centro di un’inchiesta della procura di Parigi per apologia del terrorismo, è stato fermato mercoledì mattina nella sua casa nel centro del paese e posto in stato di fermo nel locale commissariato.
L’uomo, secondo fonti giudiziarie, viene interrogato nel quadro dell’indagine seguita alle sue esternazioni su Facebook, dove aveva affermato di sentirsi "Charlie Coulibaly" (da Charlie Hebdo e Amedy Coulibaly, il terrorista del supermercato kosher). Il fermo di polizia al quale è stato sottoposto deve permettere agli inquirenti di fare chiarezza sul caso e può durare al massimo 24 ore, con la possibilità di prolungarlo per un altro giorno.
Una cinquantina di inchieste
Dall'attacco a Charlie Hebdo, sono una cinquantina le inchieste aperte in Francia per apologia di reato o minacce verbali di azioni terroristiche (rispettivamente 37 e 17 casi). Finora sono state pronunciate cinque condanne, una delle quali a 4 anni di carcere. Sulle reti sociali sono stati contati però oltre 20'000 messaggi analoghi. Il minuto di silenzio nelle scuole, l'8 gennaio, ha dal canto suo dato origine a oltre 200 "incidenti". Di una quarantina di episodi si sta occupando la giustizia.
AFP/ANSA/sf
- RG 12.30 del 14.01.2015 La corrispondenza di Alessandro Grandesso
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