Palazzo del Quirinale, sede della presidenza della Repubblica
Palazzo del Quirinale, sede della presidenza della Repubblica (keystone)

Elezione del presidente in Italia: come funziona

Grandi elettori, scrutini e maggioranze: cosa c'è da sapere sulla procedura per l'elezione del prossimo capo dello Stato

  • Stampa
  • Condividi
  • a A

L’Italia si appresta a eleggere un nuovo presidente della Repubblica, a pochi giorni dalla scadenza ufficiale del mandato di Sergio Mattarella, il cui settennato termina il 3 febbraio. Come prevede la Costituzione, le Camere si riuniranno in seduta comune. Ai deputati e ai senatori si aggiungeranno anche 58 delegati regionali, per un totale di 1'009 grandi elettori chiamati a esprimersi con scrutinio segreto. Il primo scrutinio ha inizio oggi, lunedì, alle 15.00. Nelle prime tre votazioni è necessaria la maggioranza di due terzi dell’assemblea (673), mentre dalla quarta in poi basta quella assoluta (505).

Difficile fare previsioni sulla durata della procedura. Nel caso di Mattarella – era il 29 gennaio 2015 – ci sono voluti quattro scrutini e tre giorni di seduta per trovare la convergenza sul suo nome. Tre giorni sono serviti anche a Giorgio Napolitano nel 2013 per ottenere il suo secondo mandato (in questo caso, però, al sesto scrutinio). Nella storia repubblicana italiana, l’elezione più lunga fu quella di Giovanni Leone, nel 1971, con 23 scrutini, mentre al primo colpo furono eletti soltanto Francesco Cossiga nel 1985 e Carlo Azeglio Ciampi nel 1999.

Sergio Mattarella, presidente uscente
Sergio Mattarella, presidente uscente (keystone)

Chi può ricoprire l’incarico?

Secondo la Costituzione italiana, può essere eletto presidente della Repubblica qualunque cittadino che abbia compiuto cinquant’anni e goda dei diritti civili e politici. Vista l’ampiezza teorica delle possibilità, le trattative politiche che precedono e che continuano durante gli scrutini hanno un peso decisivo per raccogliere il consenso su un unico nome che possa assumere l’incarico di capo dello Stato e garante dell’unità nazionale. Dal 1946 a oggi, in Italia, si sono susseguiti 12 presidenti: fino ad ora, non è mai stata eletta una donna.

 

Cosa fa il presidente della Repubblica?

Nel sistema politico italiano, ricopre un ruolo "super partes", ovvero idealmente al di sopra degli schieramenti politici e dei poteri dello Stato. È garante dell'unità nazionale e del rispetto della Costituzione. Tra i suoi compiti c'è quello di nominare il presidente del Consiglio (ma sempre in funzione del successivo passaggio in Parlamento) o di sciogliere le Camere e indire nuove elezioni.

Si tratta di un ruolo decisivo durante le (frequenti) crisi politiche del sistema italiano, e che in caso di emergenze o situazione straordinarie – come la pandemia, o in passato terremoti o stragi – assume anche un ruolo simbolico di stabilità e tenuta del Paese.

 
Elena Boromeo
Condividi