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Verificare l’età online con un’app, progetto pilota dell’UE

Cinque Paesi testeranno un’applicazione che accerta se l’utente è minorenne - L’obiettivo: proteggere i giovanissimi da dipendenza, cyberbullismo, contenuti dannosi e pedofilia

  • Ieri, 21:09
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Comunicate le linee guida per la protezione digitale dei minori

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Di: ANSA/AFP/FCi 

Il prototipo di un’applicazione per verificare l’età degli utenti delle piattaforme digitali è stata presentata dalla Commissione dell’Unione europea, che ha comunicato le linee guida per la protezione digitale dei minori.

A partecipare alla fase pilota dell’applicazione saranno Italia, Francia, Spagna, Grecia e Danimarca: i primi ad adottare la soluzione tecnica con l’obiettivo di lanciare un’app nazionale personalizzata. L’applicazione è uno dei tasselli che comporranno il portafoglio d’identità digitale atteso per la fine del 2026 e sarà utilizzata per verificare se l’utente ha più di 18 anni senza dover rivelare l’età esatta o ulteriori informazioni personali.

Tra gli aspetti toccati dalle linee guida ci sono anche il design che crea dipendenza, il cyberbullismo, i contenuti dannosi e i contatti indesiderati da parte di estranei. Nello specifico, si suggerisce di ridurre l’esposizione dei minori a pratiche che possono stimolare comportamenti di dipendenza e di disattivare le funzioni che promuovono l’uso eccessivo dei servizi online, come gli “streak”, una sorta di sistema di tracciamento delle attività svolte e le conferme di lettura dei messaggi.

Per contrastare il cyberbullismo, si reputa necessario dare la possibilità ai minori di bloccare o silenziare gli utenti, garantendo che non possano essere aggiunti ai gruppi senza il loro esplicito consenso.

Un altro punto che si vorrebbe implementare è di proibire agli account di scaricare o fare screenshot di contenuti pubblicati da minori per evitare la distribuzione indesiderata di contenuti sessuali o intimi. Per ridurre l’esposizione dei giovanissimi a contenuti dannosi, le piattaforme sono invitate a non raccomandare nuovamente un tipo di contenuti che i giovani utenti hanno indicato di non voler vedere.

Le piattaforme, infine, sono chiamate a impostare gli account dei minori come privati per impostazione predefinita, cioè non visibili agli utenti che non sono nella loro lista di amici, per ridurre al minimo il rischio che vengano contattati da estranei online.

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