La cannabis “light” - in sigla CBD - può provocare danni anche importanti al fegato in alcune persone. Molto diffuso negli Stati Uniti ma anche in Svizzera, il cannabidiolo o CBD - ossia la sostanza ricavata dalle infiorescenze della canapa - viene usato sotto forma di olio, di gommine da masticare e altri prodotti commestibili.
Un nuovo studio condotto su 201 volontari di mezza età, sia uomini che donne, metà dei quali hanno assunto dosi basse di cannabis “light” e l’altra metà un placebo, ha osservato l’emergere di alterazioni alla salute del fegato del 5% dei partecipanti che usavano la sostanza vera.
Il rapporto - pubblicato su Jama Internal Medicine - osserva che questi individui hanno evidenziato livelli fortemente elevati delle “transaminasi”, ossia degli indicatori epatici di infiammazioni e possibili insufficienze del fegato.

Zurigo, grande studio sulla cannabis: primi risultati
Telegiornale 20.05.2025, 20:00