Emergenza senza precedenti
I rifugiati nel mondo sono oltre 60 milioni, quasi un quinto in più di un anno fa
Bambini, donne, uomini vessati, spaventati, privati di tutto, in fuga, spezzati. I rifugiati nel mondo oggi, nella Giornata internazionale voluta dall’ONU per ricordare il dramma di chi è costretto ad abbandonare la propria terra a causa di guerre e persecuzioni, sono oltre 60 milioni (l’ultima statistica dell’Alto commissariato riferita alla fine del 2014 parla di 59,5 milioni). Manifestazioni di solidarietà hanno avuto luogo in diverse città europee, con migliaia di partecipanti a Roma, Berlino e Parigi.
Fossero una nazione avrebbero il peso dell’Italia e del Regno Unito, con un tasso di crescita doppio a quello della Cina. In un solo anno il loro numero è aumentato di quasi il 20%. Nove milioni di persone in più costrette ad andarsene, di cui oltre la metà sono bambini.
La Giornata mondiale 2015 tocca più che mai da vicino la Svizzera e l’Europa a causa della pressione lungo le rotte del Mediterraneo e dei Balcani, ma le vere emergenze, non cessano di sottolineare le organizzazioni umanitarie, sono altrove: in Siria, Ucraina, Iraq, Yemen, Pakistan, Afghanistan, Costa d'Avorio, Repubblica Centrafricana, Libia, Mali, Nigeria, Congo, Sud Sudan, Burundi, Kirghizistan eccetera.
Lontano dai riflettori vi è un'ondata crescente di violenze e di conflitti la cui potenza sta mettendo in moto interi popoli. E se a fuggire sono sempre di più, a tornare sono sempre di meno.
Chi sono? Da dove vengono? Cosa hanno vissuto? Vai al dossier emigrazione oppure trovi alcune delle loro storie nei servizi audio e video qui sotto.
Diem
- RG 12.30 del 20/06/15: Chi sono i rifugiati sulla rotta balcanica? La testimonianza del foto-giornalista Alberto Campi al microfono di Emiliano Bos
- CSI 18.00 del 20.06.2015 L'intervista di Francesca Calcagno a Jumadin, rifugiato in Ticino
- CSI 18.00 del 20.06.2015 L'intervista di Francesca Torrani al giurista Mario Amato di Soccorso operaio
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