Esportazioni di grano, c'è la firma

Accordo siglato: la Russia e l’Ucraina hanno concordato con Nazioni Unite e Turchia una soluzione per l’esportazione di milioni di tonnellate di grano dal Mar Nero. Entrambi i paesi in guerra hanno firmato separatamente a Istanbul, sotto la mediazione del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: da una parte quindi il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e dall’altra quello delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov.

Grazie all’intesa, saranno stabiliti corridoi sicuri che permetteranno alle navi cargo di muoversi senza subire attacchi. Il patto avrà una durata di 120 giorni, ossia quattro mesi, il tempo per esportare circa 25 milioni di tonnellate di grano stipati nei silos ucraini.

"Oggi è una giornata storica, siamo fieri del nostro ruolo svolto in questa iniziativa che ha risolto la crisi alimentare mondiale. L’accordo odierno riguarda tutte le nazioni del mondo, dall’Africa all’Asia, e stiamo evitando l’incubo della fame". Sono le parole usate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che un centro per coordinare le esportazioni dei cereali sarà istituito proprio a Istanbul.

L'intesa siglata al palazzo di Dolmabhce vale quattro mesi riguarda il grano ucraino, 25 tonnellate del quale dovrebbero poter uscire attraverso i porti di Odessa, Pivdenny e Chornomorsk. I cargo saranno ispezionati dal centro di coordinamento congiunto, per placare le inquietudini di Mosca, che teme che le navi vengano usate per trasportare armi nella direzione opposta.

Concerne però anche prodotti agricoli e fertilizzanti russi, indirettamente colpiti dalle sanzioni - in particolare in ambito finanziario - e che il Cremlino dovrebbe poter tornare ad esportare senza ostacoli logistici e assicurativi.