Il consiglio d'amministrazione del Fondo monetario internazionale (FMI) ha espresso la sua "piena fiducia" nella direttrice generale dell'organizzazione Kristalina Georgieva, e nel suo impegno "a mantenere le migliori norme di governance e integrità" nel FMI.
La posizione della ex commissaria UE era traballante da alcune settimane. Stando alle conclusioni di un'indagine interna alla Banca mondiale, la 68enne avrebbe esercitato pressioni, all'epoca in cui era ai vertici di quest'istituto, per migliorare la posizione della Cina nell'edizione 2018 del rapporto di analisi economica "Doing Business".
Il board del FMI ritiene invece che le informazioni presentate "non dimostrino in modo definitivo che la direttrice generale abbia avuto un ruolo inappropriato", si legge in una nota diffusa nella notte fra lunedì e martedì. L'economista bulgara, che ha sempre respinto gli addebiti, si è felicitata per le conclusioni, ribadendo per parte sua l'infondatezza delle accuse.