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Istanbul, arrestati tre russi

Sono sospettati di legami con lo Stato Islamico. Fermati dopo l'attacco suicida, costato 10 morti

  • 13 gennaio 2016, 10:18
  • 16 giugno 2023, 09:45
Agenti turchi nel quartiere di Sultanahmet dopo l'attentato suicida

Agenti turchi nel quartiere di Sultanahmet dopo l'attentato suicida

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Le forze di sicurezza turche hanno fermato tre cittadini russi, sospettati di essere legati allo Stato Islamico (IS). L'operazione di polizia è scattata dopo l'attacco suicida sferrato martedì nel cuore turistico di Istanbul, nel quartiere di Sultanahmet, e costato la vita a 10 viaggiatori. Lo rende noto la Reuters, citando l'agenzia Dogan. La notizia è stata confermata dal Consolato di Mosca con sede nella città di Antalya. Martedì, subito dopo l'attacco, erano state fermate 65 persone tra Ankara, Izmir, Kilis, Adana, Mersin, e Sanliurfa.

"L'autore è chiaro". Questo il titolo in prima pagina, accanto alla foto del presidente russo Vladimir Putin con il fotomontaggio di una mano insanguinata, pubblicato dal quotidiano filo-governativo turco Star, che azzarda un'ipotesi shock su un possibile ruolo di Mosca nell'attentato kamikaze nel centro di Istanbul. Il giornale, noto per le posizioni oltranziste e la vicinanza ai circoli dell'AKP del presidente Recep Tayyip Erdogan, affianca a Putin i leader di Siria e Iran come altri possibili mandanti della strage. Turchia e Russia sono sempre ai ferri corti da quando le forze aeree di Ankara hanno abbattuto un jet di Mosca al confine con la Siria il 24 novembre.

Accusato da tempo di connivenza con i gruppi di islamisti radicali, ostili al regime siriano, il Governo del presidente islamico-conservatore Recep Tayyip Erdogan, l'estate scorsa, si è unito ufficialmente alla coalizione internazionale anti-jihadista. In seguito all'attentato attribuito all'IS, che ha causato la morte di 103 persone ad Ankara a ottobre, inoltre, la Turchia ha intensificato la sua azione in chiave anti-islamista.

Intanto i media turchi riferiscono che il kamikaze (un 28enne siriano) cinque giorni prima di farsi esplodere aveva presentato domanda d'asilo all'ufficio immigrazione di Zeytinburnu, a Istanbul, in compagnia di altri 4 uomini, sui quali sono state avviate indagini. I 6 feriti nell'attentato si trovano ancora ricoverati in ospedale, mentre gli altri 9 sono già stati dimessi.

I feriti sono tutti tedeschi a parte un norvegese e un

peruviano. Due dei tedeschi sarebbero in gravi condizioni.

Reuters/AFP/M.Ang.

Dal TG20:

Dal TG12.30:

RG delle 12.30 del 13 gennaio 2016; il servizio di Filippo Cicciù

RSI Mondo 13.01.2016, 13:45

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