La NATO "difenderà tutti i suoi confini"
Si chiude il vertice di Madrid con l'invito a Svezia e Finlandia, il prossimo nel 2023 in Lituania - Per la prima volta la Cina è ora una sfida
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha ribadito la ferma volontà di difendere i confini di tutti i Paesi membri, al termine del vertice dell'Alleanza a Madrid che ha sancito l'invito all'adesione di Svezia e Finlandia. L'ingresso di Helsinki - dopo la ratifica dei parlamenti di tutti e 30 gli Stati membri - aggiungerà una nuova frontiera di 1'300 chilometri con la Russia. Per bocca del cancelliere Olaf Scholz, la Germania ha fatto sapere che la procedura di ratifica comincerà già questa settimana e tanto lui quanto il presidente francese Emmanuel Macron hanno negato che il conflitto in atto abbia un legame con una qualsivoglia politica aggressiva della NATO stessa.
La questione della guerra in Ucraina ha dominato i lavori e Mosca è stata definita "una minaccia diretta". Il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato il rafforzamento della presenza militare statunitense in Europa, dalla Spagna alle repubbliche baltiche passando per la Polonia. E proprio sul Baltico, in Lituania, si terrà il prossimo summit nel 2023. La NATO porterà inoltre da 40'000 a oltre 300'000 il numero dei soldati della propria forza di pronto intervento.
Vladimir Putin ha reagito all'invito esteso a Svezia e Finlandia affermando che l'adesione non costituisce un problema a priori per il Cremlino, a condizione che i due Paesi non accolgano armamenti che costituiscano una minaccia per il territorio russo. In caso contrario, ha detto, Mosca si vedrebbe costretta a reagire in modo simmetrico.
Ad Ashgabat, in Turkmenistan, dove ha partecipato all'incontro fra i Paesi sul Mar Caspio, il presidente russo aveva accusato mercoledì la NATO di mire imperialiste e di non proteggere il popolo ucraino bensì i proprio interessi.
Il summit ha portato alla revisione del concetto strategico dell'Alleanza, la cui ultima versione datava del 2010 e definiva ancora la Russia "un partner strategico". Non menzionava invece affatto la Cina, che ora invece compare quale "sfida sistemica alla sicurezza euro-atlantica". La reazione di Pechino è stata secca: è la NATO a compiere da anni incursioni nell'area dell'Asia e Pacifico, pur definendosi un'alleanza regionale, e così facendo crea tensioni perseguendo una politica di blocchi contrapposti che ha già sconvolto l'Europa e non dovrebbe destabilizzare il mondo.