L’esercito thailandese ha minacciato di intervenire per mantenere l’ordine se la crisi politica persisterà. Lo ha annunciato giovedì il capo di Stato maggiore, generale Prayuth Chan-ocha, dopo l’ultimo episodio di violenza che nella notte fra mercoledì e giovedì ha portato alla morte di tre persone e al ferimento di 22.
“Se i disordini continueranno, i militari dovranno uscire per ripristinare l’ordine”, ha dichiarato l’alto graduato, che finora aveva sempre negato l’intenzione di ricorrere ad un colpo di Stato.
L’ultimo golpe nel paese risale al 2006, quando i militari intervennero per deporre l’allora primo ministro Thaksin Shinawatra, che oggi, dal suo auto-esilio, è ancora il manovratore e finanziatore del partito al potere. La scorsa settimana la Corte costituzionale aveva destituito sua sorella Yingluck per abuso di potere.
La protesta anti-governativa in corso da novembre – e che finora ha causato 28 morti e oltre 800 feriti – si pone l’obiettivo di “estirpare il regime Shinawatra” e chiede la nomina di un Esecutivo da parte del Senato.
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