È Zohran Mamdani il nuovo sindaco di New York. Il 34enne esponente dell’ala più radicale dei democratici, strenuo oppositore di Donald Trump, ha vinto con il 50,4% dei voti, al termine della più seguita fra le diverse elezioni statali e locali che si sono svolte negli Stati Uniti. Un voto che, a nove mesi dall’insediamento del presidente statunitense, viene letto da molti come un primo test importante per la popolarità del capo della Casa Bianca. Mamdani sarà il primo sindaco di religione musulmana, di origine sudasiatica e nato in Africa di una delle città più grandi americane.
Mamdani ha sconfitto l’ex governatore dello stato di New York Andrew Cuomo (41,6%) e il repubblicano Curtis Sliwa (7,1%) grazie ad ambiziose — per i suoi avversari, irrealistiche — promesse elettorali: trasporti pubblici gratuiti, affitti calmierati, aumento delle tasse ai cittadini più ricchi. La sua vittoria rafforza le tesi di chi pensa che per vincere alle mid-term dell’anno prossimo il partito debba profilarsi maggiormente a sinistra.
“Vedo l’alba di un giorno migliore per l’umanità”, sono state le prime parole di Mamdani davanti ai suoi sostenitori nel suo quartier generale elettorale di Brooklyn. “Se qualcuno può mostrare a una nazione tradita da Donald Trump come sconfiggerlo, quella è la città che lo ha fatto nascere”.
Anche Trump non ha fatto attendere una reazione: “Trump non era sulla scheda elettorale e la paralisi del governo sono le due ragioni per cui i repubblicani hanno perso le elezioni questa sera”, ha scritto sul social network Truth.
Giornata fruttuosa per i democratici
Oltre che a New York, i democratici si sono affermati in New Jersey e Virginia, dove per la prima volta due donne, Mikie Sherrill e Ghazala Hashmi, sono state elette governatrici. Le vittorie in questi due Stati danno ulteriore slancio ai democratici in vista delle elezioni di metà mandato del Congresso statunitense del 2026.
L’ex presidente Barack Obama si è congratulato con tutti i candidati democratici vittoriosi. “Questo è un promemoria del fatto che, quando ci uniamo attorno a leader forti e lungimiranti, che si occupano di questioni importanti, possiamo vincere”, ha scritto Obama su X.

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Notiziario 05.11.2025, 06:00
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