La polizia belga presidia il comune di Molenbeek
La polizia belga presidia il comune di Molenbeek (keystone)

Parigi e la pista belga

Molenbeek, comune della cintura di Bruxelles di nuovo nell'occhio del ciclone

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Sette persone sono state fermate in Belgio per sospetti legami con gli attentatori che venerdì a Parigi hanno ucciso 129 persone. Gli inquirenti hanno pure identificato altri due dei sette terroristi autori delle stragi. Si tratta di due cittadini francesi che risiedevano a Bruxelles l'uno, a Molenbeek l'altro. Il comune della periferia di Bruxelles, Molenbeek-Saint-Jean, dove vive una grande comunità musulmana, è stato teatro di fermi e operazioni antiterrorismo all'indomani degli attacchi alla capitale francese ma era già assurto agli onori della cronaca negli ultimi anni per avere dato rifugio a terroristi islamici.

Il Belgio (11 milioni di abitanti) è lo Stato europeo che conta, proporzionalmente, il maggior numero di volontari partiti per combattere nei conflitti siriano e iracheno. Tra questi i servizi di intelligence europei hanno individuato 494 persone sospettate di essere combattenti del jihad: 272 sono stati identificati in Siria e in Irak, 75 sono presumibilmente morti, 134 sono rientrati nel paese e 13 lo faranno.

 

A fronte di un chiaro rafforzamento delle misure antiterrorismo e della relativa legislazione, il Belgio sembra però restare un porto relativamente tranquillo per gli jihadisti malgrado gli sforzi delle autorità per sradicare il fenomeno.

Red.MM/AFP/Swing

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