La volata di Gamestop a Wall Street ha avuto una brusca frenata ed è giunto il momento delle domande non solo per gli ambienti borsistici ma anche per la politica statunitense: poche migliaia di utenti della piattaforma Reddit in meno di una settimana hanno impresso una svolta al corso del titolo di Gamestop, un rivenditore di giochi elettronici in crisi che ha visto l'azione involarsi del 1'700%, e di altre aziende. Questo nonostante grandi investitori come gli hedge fund avessero scommesso su un ribasso.
Poi giovedì app di scambi come Robinhood, attraverso le quali le numerose piccole operazioni venivano condotte, hanno fermato le transazioni, arrivando fino al punto, secondo la denuncia di alcuni clienti, di vendere quanto in loro possesso senza il loro consenso. Il titolo di Gamestop ha avuto un tonfo, incassando in chiusura di seduta a New York una perdita del 44% a 193.60 dollari, dopo essere arrivato a toccare i 480.
E ora ci si interroga sulla mancata tenuta dei meccanismi regolatori ma anche sull'origine dell'accaduto: chi e per quale motivo ha dato il la al "rally",dopo che l'hedge fund Citron Capital aveva puntato su corsi in discesa la settimana scorsa (e nel frattempo ha dovuto fare marcia indietro)? Soprattutto, però, fa discutere l'intervento per fermarlo, che ha di fatto protetto gli interessi degli speculatori.
"Robin Hood è la parabola del rubare al ricco per dare al povero. Robinhood invece un'app che protegge il ricco dal povero", ha per esempio twittato Jake Chervinsky, avvocato di una compagnia fintech. E sono già partite le class action, le cause collettive di chi si ritiene danneggiato dal provvedimento.
Politici come il repubblicano Ted Cruz e i democratici Alexandra Ocasio-Cortez e Sherrod Brown hanno intenzione di vederci più chiaro.
Brown, futuro presidente della commissione del Senato per le banche, intende organizzare un'audizione: "Gli operatori di Wall Street si preoccupano delle regole solo quando sono loro a perderci", ha scritto.
J.P. Morgan stima che ci siano altri 45 titoli suscettibili di essere coinvolti in simili "eventi di fragilità" per l'esposizione dei "short seller", che prendono in prestito azioni e le vendono con l'intento e l'impegno di ricomprarle a termine, puntando a un prezzo inferiore. Se invece il valore sale ci rimettono dei soldi, molti in questo caso. Il meccanismo delle cosiddette vendite allo scoperto non piace a tutti e fra i critici c'è anche Elon Musk, uomo più ricco del pianeta.
I piccoli investitori, spesso trascurati in passato e non di rado ex bancari che si sono messi a operare in borsa in proprio, stanno diventando una forza potente sul mercato. Secondo dati di UBS, l'anno scorso hanno rappresentato il 20% delle ordinazioni.
Gamestop e la borsa di Wall Street
Telegiornale 29.01.2021, 21:00