Scosse senza fine in Italia
Si continua a scavare tra le macerie. Oggi i primi funerali delle vittime del terremoto che ha causato almeno 278 morti. VIDEO
La terra non smette di tremare nelle zone colpite dal terremoto nel centro Italia. Quattro nuove scosse sono state registrate fra le 2.00 e le 2.30 della notte tra giovedì e mercoledì al confine tra Marche, Lazio e Umbria. Il movimento più forte di magnitudo 4.8 è stata avvertito ad Amatrice (Rieti) alle 6.28, dove si sono verificati crolli che però, al momento, non sembrano aver causato nuove vittime.
I movimenti della terra hanno reso angosciosa la seconda notte nelle tendopoli delle centinaia di sfollati, in aggiunta alla temperatura scesa a 8-10 gradi. Resta la preoccupazione per i cosiddetti sciacalli, i ladri intenzionati a entrare nelle case abbandonate. Le forze dell'ordine presidiano in forze i borghi.
I funerali delle vittime marchigiane del terremoto in Italia centrale si terranno domani mattina (sabato) ad Ascoli Piceno in Duomo. Sarà presente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato che, in concomitanza con i funerali, sarà proclamato il lutto nazionale.
Intanto il numero delle vittime si è aggravato, l'ultimo bollettino della protezione civile parla di 278 morti. I feriti sono centinaia, quelli ricoverati in ospedale 387. Le persone estratte vive dalle macerie 238. Nelle Marche "ai vigili del fuoco non risulta più alcun disperso" dopo il forte terremoto di mercoledì scorso. Lo ha detto il comandante regionale Ugo Bonessio, al campo base di Arquata del Tronto. Le ricerche in tutto il territorio colpito dal sisma, comunque, proseguono.
Se il sisma ha commosso il mondo, la Protezione Civile italiana ha dovuto, in qualche modo, mettere un freno alla gara di solidarietà spontanea, sottolineando che non servono donazioni di vestiti e generi alimentari (meglio inviare, piuttosto, denaro). Viene anche chiesto ai volontari improvvisati di non recarsi sul posto, perchè serve personale specializzato capace di muoversi con pofessionalità e in sicurezza nella aree a rischio: "Abbiamo unità operative sufficienti e un'aggiunta di volontariato spontaneo è sconsigliato", ha dichiarato Immacolata Postiglione, capo ufficio stampa della Protezione Civile.
ATS-EBU-ANSA/M.Ang./bin
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