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Il piano di Trump entra in agenda al G20 in Sudafrica

Nella prima giornata adottata una dichiarazione per ribadire lo “spirito multilaterale” del vertice, mentre i leader europei si sono confrontati sulla risposta da dare alla proposta di pace americana

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I partecipanti al G20 nella foto di gruppo

I partecipanti al G20 nella foto di gruppo

  • Keystone
Di: ATS/AFP/Spi 

La capacità del G20 di risolvere le crisi internazionali è minacciata dalle divisioni e dalle rivalità geopolitiche, hanno affermato alcuni dei suoi leader mondiali presenti sabato, nel primo dei due giorni del vertice a Johannesburg, la città più grande del Sudafrica. Il summit è stato boicottato dal presidente americano Donald Trump e condizionato dal suo piano sull’Ucraina.

I leader europei presenti hanno moltiplicato gli incontri per definire una risposta comune al piano di pace su cui Stati Uniti e Ucraina si confronteranno domenica a Ginevra.

Macron: “Vertice forse alla fine di un ciclo”

“Il G20 sta forse arrivando alla fine di un ciclo. Viviamo un momento della nostra geopolitica in cui facciamo molta fatica a risolvere attorno a questo tavolo le grandi crisi internazionali”, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron. “Non c’è dubbio che la strada da percorrere sarà difficile”, ha aggiunto il primo ministro britannico Keir Starmer, aggiungendo: “Dobbiamo trovare modi per svolgere di nuovo un ruolo costruttivo oggi di fronte alle sfide globali”. Il primo ministro cinese Li Qiang ha ritenuto che “l’unilateralismo e il protezionismo sono onnipresenti” e che “molte persone si chiedono cosa stia succedendo esattamente alla solidarietà globale”.

Dichiarazione: “Tutti partecipano alla pari”

Il padrone di casa, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, si è mostrato più positivo, assicurando che il G20 rimane un simbolo del “valore” del multilateralismo per risolvere le sfide globali. “Le sfide che affrontiamo possono essere risolte solo attraverso la cooperazione, la collaborazione e le partnership”, ha ribadito.

Un concetto, quello che tutti i membri partecipano alla pari, che è stato messo nero su bianco in una dichiarazione adottata dai leader del G20: “Ribadiamo il nostro impegno nei confronti del G20 come principale forum per la cooperazione economica internazionale e il suo funzionamento continuo nello spirito del multilateralismo, sulla base del consenso, con tutti i membri che partecipano su un piano di parità a tutti i suoi eventi, compresi i vertici, in conformità con gli obblighi internazionali”.

La reazione al boicottaggio di Trump

Al termine dei lavori del G20, che riunisce 19 paesi più l’Unione Europea e l’Unione Africana e rappresenta l’85% del PIL mondiale, non ci sarà il tradizionale passaggio di consegne fra la presidenza sudafricana uscente e quella statunitense entrante. Il ministro delle Relazioni internazionali e della cooperazione del Sudafrica, Ronald Lamola, ha affermato che il presidente Ramaphosa “non passerà le consegne agli Stati Uniti durante il vertice, ma lo farà presso il Dipartimento delle relazioni internazionali e della cooperazione o in qualsiasi altro luogo richiesto dagli Stati Uniti all’interno dei confini del Sudafrica”. Pochi giorni prima del vertice, Trump, che accusa il governo di Pretoria di gravi violazioni dei diritti umani contro la minoranza bianca, aveva annunciato il boicottaggio statunitense.

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01:50

Johannesburg, la guerra in Ucraina pesa sul G20

Telegiornale 22.11.2025, 12:30

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