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Ucraina: domenica a Ginevra, i colloqui sul piano di Trump

Si precisano i contorni delle discussioni annunciate per domani: la delegazione degli Stati Uniti sarà guidata da Marco Rubio e Steve Witkoff

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Notiziario 22.11.2025, 17:00

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Di: AFP/ATS/ARi 

Si terranno a Ginevra domani, domenica, i colloqui fra rappresentanti di Kiev e degli Stati Uniti sul piano di Donald Trump volto alla cessazione del conflitto fra l’Ucraina e la Russia.

La riunione nella città di Calvino, indicata in prima battuta da fonti governative della Germania, è stata in seguito confermata a Keystone-ATS da una fonte diplomatica a Ginevra, dove sono attesi anche rappresentanti di vari Paesi europei, fra i quali in particolare quelli di Germania, Francia e Regno Unito.

Per quanto attiene agli Stati Uniti, la loro delegazione sarà guidata dal segretario di Stato Marco Rubio e dall’emissario del presidente USA Steve Witkoff. “La nostra intenzione è di ottenere il miglior accordo possibile per gli ucraini”, ha intanto dichiarato uno dei responsabili americani. La stessa fonte ha tuttavia aggiunto che al momento non sono previsti incontri con rappresentanti europei, né con la stampa.

A guidare la delegazione ucraina sarà Andreij Yermak, il capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky. Il piano, che si articola in 28 punti, è visto con viva preoccupazione a Kiev, dal momento che riprende varie richieste chiave della Russia: segnatamente la cessione di territori, una riduzione delle dimensioni delle forze armate e la rinuncia a entrare nella NATO. Offre di converso garanzie occidentali di sicurezza all’Ucraina, per prevenire qualsiasi nuovo attacco russo.

Donald Trump ieri, venerdì, aveva dato tempo a Zelensky fino a giovedì prossimo per dare un riscontro positivo alle soluzioni proposte. “Dovrà farsi piacere il mio piano di pace”, ha dichiarato in margine ad un suo incontro alla Casa Bianca col nuovo sindaco di New York Zohran Mamdani.

Per parte sua Vladimir Putin ha dichiarato di ritenere che il piano possa fungere da “base per una soluzione pacifica definitiva” della guerra scoppiata nel 2022. Si è così detto pronto ad una “discussione approfondita di tutti i dettagli” del testo, ma ha anche minacciato, nel caso di un rifiuto dell’Ucraina, di proseguire le conquiste territoriali sul fronte, dove le forze di Mosca sono ora in posizione di vantaggio.

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