Mondo

Segnali oltre i confini della Galassia

Il telescopio a raggi X Chandra della NASA potrebbe aver rilevato, per la prima volta, i segnali di un esopianeta oltre i confini della Via Lattea

  • 26.10.2021, 14:37
  • 20.11.2024, 19:23
02:42

RG 12.30 del 26.10.21 L'intervista a Piero Bianucci, divulgatore scientifico (servizio di M. Bhatia)

RSI New Articles 26.10.2021, 13:51

  • NASA
Di: NASA/M. Ang. 

LA NASA ha reso noto che il telescopio a raggi X Chandra potrebbe aver rilevato, per la prima volta, i segnali di un pianeta presente al di fuori della galassia della Via Lattea. Il possibile candidato esopianeta si trova nella galassia a spirale Messier 51 (M51), chiamata anche galassia Whirlpool, a circa 28 milioni di anni luce dalla Terra, si legge sul sito dell'agenzia governativa civile USA, responsabile del programma e della ricerca aerospaziale.

La scoperta, se confermata, aprirebbe una nuova finestra per la ricerca di esopianeti a distanze maggiori che mai, sottolinea la NASA.

Gli esopianeti - spiega l'agenzia aerospaziale - sono definiti come pianeti al di fuori del nostro sistema solare. Fino ad ora, gli astronomi hanno trovato tutti gli altri esopianeti (e candidati esopianeti) conosciuti nella galassia della Via Lattea, quasi tutti a meno di circa 3'000 anni luce dalla Terra. Un esopianeta in M51, invece, si troverebbe a circa 28 milioni di anni luce, migliaia di volte più lontano di quelli presenti nella Via Lattea.

"Stiamo cercando di aprire un'arena completamente nuova per trovare altri mondi, cercando i candidati pianeta a lunghezze d'onda di raggi X, una strategia che rende possibile scoprirli in altre galassie", ha detto Rosanne Di Stefano, del Center for Astrophysics | Harvard & Smithsonian (CfA) di Cambridge, in Massachusetts, che ha guidato lo studio, pubblicato martedì su Nature Astronomy.

Questo nuovo risultato si basa sui transiti, eventi in cui il passaggio di un pianeta di fronte a una stella blocca parte della luce della stella e produce un caratteristico "tuffo" - spiega la NASA -. Gli astronomi che utilizzano telescopi terrestri e spaziali - come quelli delle missioni Kepler e TESS della NASA - hanno cercato cali nella luce ottica, la radiazione elettromagnetica che gli esseri umani possono vedere, permettendo la scoperta di migliaia di pianeti.

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