"Storie di inaudita violenza"
I giovani migranti raccontano a "Save the Children" come vengono maltrattati in Libia prima di imbarcarsi
"Abbiamo raccolto le voci dei minori arrivati negli ultimi giorni che ci raccontano di violenze inaudite, perpetrate in Libia prima dell’imbarco". A parlare ai microfoni RSI è Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the Children e fra le prime a raccogliere le testimonianze dei sopravvissuti dell’ultimo terribile naufragio nel Mediterraneo. Testimonianze che parlano di 400 vittime di una tragedia i cui contorni sono ancora tutti da definire.
"Ieri a Palermo abbiamo sentito altri migranti. Altri ancora li abbiamo visti a Reggio Calabria – spiega Di Benedetto- e tutti ci raccontano storie raccapriccianti: vengono picchiati mentre sono detenuti in Libia. Per farsi mandare i soldi, i loro aguzzini li costringono a chiamare le famiglie così che queste sentano le loro urla mentre vengono pestati".
Emergenza sbarchi
Intanto permane l’emergenza sbarchi sulle coste italiane, dove oltre 5‘100 i migranti sono arrivati tra l’11 e il 13 aprile. Tra loro ci sono circa 450 bambini, 317 non accompagnati. Con l’arrivo della bella stagione le partenze non faranno che aumentare. E con loro anche le vittime di queste disperate traversate.
RG/ANSA/ludoC
- RG 12.00 del 15/4/2015 Le considerazioni di Giovanna Di Benedetto, portavoce in Italia dell’organizzazione "Save The Children", al microfono di Emiliano Bos
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