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Sudan, golpe nel golpe

Nuovo cambio al vertice della giunta militare che ha deposto al-Bashir e sembra disposta ad evitare scontri di piazza e nuovi morti

  • 14 aprile 2019, 01:02
  • 9 giugno 2023, 10:07

RG 18.30 del 13.04.19 Il servizio di Thomas Paggini

RSI Mondo 13.04.2019, 23:43

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In Sudan, per 30 anni immobile sotto il tallone di Omar al-Bashir, deposto dai militari giovedì, la situazione è in pieno movimento. Mentre continuano le proteste di piazza contro i dirigenti ancora al potere e compromessi con il regime, si assiste quasi a un golpe nel golpe, o comunque a un repentino cambio al vertice di una giunta militare che sembra essersi piegata ai manifestanti o almeno pare voler evitare un bagno di sangue, avviando negoziati.

La giunta, o "Consiglio militare transitorio" (TMC), che aveva preso il potere solo due giorni fa, arrestando l'autocrate, ha annunciato di aver cambiato il proprio capo, il ministro della difesa e vicepresidente Awad Ibn Auf, e anche l'unico altro componente di cui era stato indicato il nome, il capo di Stato maggiore Kamal Abdelmarouf al-Mahi. Entrambi legati agli islamisti, entrambi considerati dalla protesta in corso da quattro mesi come troppo compromessi con Bashir.

In particolare Ibn Auf è pure sotto sanzioni USA con l'accusa di aver armato e guidato, quando era capo dei servizi segreti, la famigerata milizia dei Janjaweed, i "diavoli a cavallo" distintisi per efferatezze nella guerra civile in Darfur degli anni Duemila. A dimettersi è stato anche l'attuale capo dell'intelligence, Salah Gosh, dalle fortune alterne ma da ultimo di nuovo all'interno della cerchia più ristretta di Bashir.

A guidare la giunta é arrivato Abdel-Fattah Burhan, un generale solo "ispettore" delle Forze armate e per questo senza palesi pendenze per i 300'000 morti del Darfur. Ma soprattutto non è considerato un "islamista" ed è apparso aperto al dialogo.

In un proclama letto in TV, il generale ha confermato che la transizione militare durerà due anni anche se il Governo civile chiesto dai manifestanti potrebbe insediarsi prima. E ha promesso uno "sradicamento" del regime anche attraverso la sostituzione con militari di tutti i governatori provinciali.

ATS/M. Ang.

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