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Un freno alla violenza online

Ventisei paesi e molti giganti di internet si sono impegnati a lottare contro i contenuti terroristici ed estremi

  • 15 maggio 2019, 20:36
  • 9 giugno 2023, 11:21

RG 18.30 del 15.05.19 - Il servizio di Lucia Mottini

RSI Mondo 15.05.2019, 20:33

  • keystone
Di: AFP/sf

Alcune delle più grandi imprese digitali, così come 26 paesi (grandi assenti gli Stati Uniti), si sono impegnati a rafforzare la lotta contro i contenuti terroristici e l'estremismo violento online, in occasione del lancio dell'appello di Christchurch a Parigi, a due mesi dagli attacchi nella città neozelandese trasmessi in diretta tramite Facebook.

L'appello, lanciato dal presidente francese Emmanuel Macron e la premier neozelandese Jacinda Arden, chiede di impedire la diffusione di questi contenuti, anche tramite il loro ritiro immediato e permanente, una maggiore cooperazione con la polizia e la giustizia e di elaborare procedure di reazione rapida alla loro pubblicazione.

Il testo, che non ha carattere vincolante, non definisce cosa costituisca un contenuto a carattere terroristico o estremista violento, e la sua redazione ha suscitato dibattiti sull'equilibrio da trovare tra la moderazione di quanto visibile online e la protezione della libertà di espressione.

Appello contro la violenza

Telegiornale 15.05.2019, 22:00

Da Parigi Davide Mattei

Telegiornale 15.05.2019, 22:00

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